Le rassicurazioni ripetute negli scorsi mesi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che smentivano le allarmanti accuse lanciate dalla Giunta Emiliano (PD) sono divenute realtà:
Con un lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia, si è raggiunto infatti in Conferenza Stato-Regioni un accordo che conferma e certifica che non ci sarà alcuna decurtazione di 300 milioni di euro al comparto del “Trasporto Pubblico Locale” (Tpl) per il 2019. Il Ministro Toninelli, infatti, già lo scorso febbraio ha firmato il decreto interministeriale con il quale sono stati ripartiti tra le Regioni a statuto ordinario quasi 4 miliardi di euro: si tratta dell’anticipazione prevista dalla normativa dell’80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario. Una cifra che era stata già calcolata sul 100% della dotazione del fondo stesso, come chiesto dal Governo, e dunque senza alcun taglio.
“Le accuse lanciate dall’assessore Giovanni Giannini, ad inizio aprile scorso, con cui il ministro Toninelli veniva accusato di aver tolto alla Puglia 24 milioni di euro si rivelano, pertanto, totalmente infondate – dichiara il deputato Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti alla Camera – Come abbiamo ripetuto nelle scorse settimane, non ci sarebbe stato alcuna decurtazione per il 2019 al fondo per il trasporto pubblico locale, neppure a fine anno perché le risorse verranno recuperate in sede di assestamento di bilancio. Trattasi, pertanto, di Molto rumore per nulla, insomma. Mi auguro – conclude Scagliusi (M5S) – che l’assessore Giannini si concentri maggiormente sullo spendere in maniera qualitativamente adeguata questi fondi piuttosto che dedicarsi a lanciare accuse infondate. I pendolari pugliesi hanno bisogno di mezzi efficienti, delle beghe politiche non sanno che farsene. Il Governo ha stanziato i fondi, ora la Regione li spenda in modo utile, coscienzioso e proficuo”.
Nel frattempo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti plaude al raggiungimento di questo accordo in Conferenza Stato-Regioni e procede all’attuazione del piano mobilità per dotare Regioni e città di 2.000 nuovi bus all’anno.