Xylella in Puglia, Unione Europea insiste: “dovete tagliare gli ulivi, non esiste cura contro il batterio” – ma alcuni cittadini non ci stanno

Una cura per permettere di salvare gli ulivi infetti (o presunti tali) dal batterio della xylella fastidiosa non c’è e l’unico rimedio per contrastare l’epidemia è il taglio selettivo degli ulivi. O almeno, questo è quanto ribadito nuovamente dai vertici dell’Unione Europea:

Sono le conclusioni di due pareri dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) resi noti oggi. Nonostante in Puglia ci sia ancora grande fermento per incontri su tecniche alternative all’eradicazione, dall’UE mettono le mani avanti davanti a presunte cure miracolose:

Le opinioni confermano, tra l’altro, come alcuni trattamenti sperimentati in questi anni possono ridurre i sintomi, ma non eliminano la Xylella fastidiosa. L’applicazione tempestiva delle misure di controllo Ue  – scrive l’Efsa – resta quindi l’unico modo per fermarlo. La lotta, secondo gli esperti, è complicata dal ritardo con cui si manifestano i sintomi: controllo degli insetti vettori e corretta e tempestiva applicazione delle misure di emergenza attualmente in vigore a livello Ue (taglio delle piante infette e di quelle suscettibili di infezione nel raggio di 100 metri) risultano quindi “decisive”.

Il batterio Xylella fastidiosa sarebbe capace di infettare oltre 500 specie vegetali in tutto il mondo con 100 milioni di dollari l’anno di danni calcolati solo sui vigneti californiani, è stato individuato per la prima volta in Europa nel 2013 in Salento, quale responsabile della sindrome di disseccamento rapido degli ulivi. Nel 2015 il batterio è stato identificato in Francia, in Corsica e nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Nel 2016 è stata la volta delle Baleari, con infezione di ulivi, viti e mandorli, e di una serra in Germania. Tuttavia, per i detrattori delle istituzioni europee:

in almeno alcuni casi riscontrati in Puglia, non vi sarebbero prove sufficienti che confermino l’effettiva correlazione tra il disseccamento rapido degli ulivi (CODIRO) e l’infezione del batterio trasportato dal vettore naturale sputacchina (un insetto). Opinione che non vede sostegno da parte dei ricercatori ufficiali regionali, che invece si dicono spesso concordi nello spingere i proprietari di ulivi ad abbattere le piante a rischio e a trattare gli uliveti con fitofarmaci chimici. Nel frattempo, proseguono gli incontri indipendenti:

Il “Comitato per la Salvaguardia dell’Ambiente e del Territorio – Valle d’Itria”, il “Movimento per la Carta dei diritti della terra”, “Terra D’Egnazia Onlus”, il “Popolo degli Ulivi” e tutte le Associazioni, i Comitati e i Movimenti (vedi lista in basso) promotori dell’<Appello per lo stralcio dell’art. 8 del Decreto Legge del 29 marzo 2019 e altre richieste in tema di Xyella>
INDICONO per DOMENICA 19 MAGGIO – alle ore in 11  in Contrada Termetrio a CISTERNINO (BR) un CONFRONTO PUBBLICO,  alla luce dei fatti emersi in questi giorni che mettono fortemente in discussione l’affidabilità dei monitoraggi e la credibilità della gestione dell’emergenza Xylella.

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