Con Lega-M5S l’80% di fondi per il Sud, stop alla disinformazione – Lezzi illustra il piano del Decreto Crescita – video

I chiarimenti giungono dal Ministro del Sud Barbara Lezzi:

“Negli anni scorsi” – spiega la Lezzi – “sono stati stanziati 54 miliardi più altri 5 per il Sud per i prossimi anni. Allo stato dell’arte, però, vi è una spesa del 2%. In pratica, soldi mai investiti per il meridione d’Italia”. Al comma 11 dell’articolo del Decreto Crescita, la Ministra del Sud specifica “80% al Sud e 20% al Nord“. La Lezzi ribadisce l’intenzione: “Andrò a riprogrammare solo quelle risorse che giacciono li senza avere una destinazione” – precisa la Lezzi che specifica come in alcuni casi le regioni non saprebbero nemmeno di avere questa grande possibilità. Al comma 13 dell’articolo, Lezzi invece prevede una “deroga sul principio dell’80-20 che deve definire prima una reale strategicità dell’opera oppure una situazione di emergenza per intervenire prima”. Però “L’80% delle risorse” sono destinate al Sud. Il “Vincolo” – ribadisce la Lezzi – “il vincolo non è stato tolto, anzi, è stato riportato nero su bianco dall’articolo 11 con “particolare attenzione per le risorse destinate al centro-sud”. 

“Colgo questa occasione per annunciare che il Presidente del Consiglio Conte ha firmato con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza, il Dpcm che fissa per legge la quota ordinaria di investimenti in conto capitale al 34% per le Regioni del Sud. I Fondi strutturali europei non saranno più sostitutivi ma finalmente, dopo molti anni, aggiuntivi. Lo ha annunciato il ministro per il Sud Barbara Lezzi intervenendo in sala stampa alla Camera alla presentazione di un progetto su PA e imprese.  Un video diffuso su Facebook dalla Lezzi:

“Questa mattina,” scriveva inoltre la Lezzi in un post diffuso su Facebook“nella rassegna stampa, ho trovato l’ennesimo articolo del solito soggetto in cerca d’autore che ha il solo scopo di accreditarsi presso qualche forza politica anziché fare informazione. Vi spiego la questione perché sia chiara a tutti”.

“Da quasi due anni esiste la possibilità di istituire, nelle otto regioni meno sviluppate d’Italia, le Zone Economiche Speciali. Per le imprese che insedieranno nuove unità produttive oppure vorranno potenziare quelle esistenti ci sono 250 milioni (per tutte le otto regioni obiettivo) da utilizzare come credito di imposta. Questi soldi provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione e la destinazione è fissata per legge all’80% per il sud e 20% al nord.
Il fondo segue una programmazione settennale e, per quella in corso, 2014-2020 questo parametro è stato disatteso a favore del Nord. Da quando sono in carica, sto osservando la legge e, quindi, sto riequilibrando la spesa. È per tale ragione che non posso dare un parere favorevole all’istituzione di nuove zone economiche speciali nelle regioni del Nord. Semplicemente, non ci sono le risorse ma mi sono resa assolutamente disponibile a valutarne la possibilità per la prossima programmazione oppure nel caso in cui dovessimo reperire nuove risorse. Ricordo, però, che nel decreto Genova, abbiamo previsto le Zone Logistiche Speciali che godono delle medesime semplificazioni delle ZES. Sì sarà offeso qualcuno per questa mia scelta ma ricordo a quel qualcuno che nel nostro contratto di governo c’è il punto che prevede l’annullamento del divario tra nord e sud. Altro discorso è la riduzione delle tasse che è indispensabile ed urgente per tutto il Paese e, al di là di sterili contrapposizioni tra territori, si deve lavorare seriamente e non a chiacchiere perché sia possibile farlo quanto prima”.Non solo, si parla anche di investimenti per il collegamento ferroviario tra Bari e Matera:

“Nella Cabina di regia per il Fondo di sviluppo e coesione, che ho presieduto ieri sera, ho previsto uno stanziamento di un milione di euro per risolvere un disservizio che andava avanti da troppo tempo. Queste risorse saranno utilizzate per coprire la tratta Bari-Matera delle ferrovie Fal nei giorni festivi, agevolando sensibilmente il trasporto di cittadini e turisti da e per la Capitale europea della Cultura. Questo è stato l’unico modo per superare le inspiegabili lentezze burocratiche che, pur in presenza delle risorse, fino ad oggi hanno reso impossibile l’avvio di questo servizio” ha dichiarato la Lezzi. E ancora:

“Ho una buona notizia da dare ai cittadini e alle amministrazioni della Capitanata e del Molise. Si è appena conclusa a Palazzo Chigi una riunione del Fondo Sviluppo e Coesione nel corso della quale ho previsto lo stanziamento di 280 milioni di euro per il Cis per l’area di Foggia e di 220 per il Cis Molise. Si tratta di una parte dei fondi destinati ai due contratti istituzionali di sviluppo di cui si sta occupando in prima persona il Presidente Giuseppe Conte. Queste risorse si andranno ad aggiungere ad altre, già previste, per progetti che hanno l’obiettivo di accelerare la realizzazione di interventi strategici per il rilancio e la valorizzazione delle eccellenze locali. Il Presidente del Consiglio sta dimostrando grande attenzione e sensibilità nei confronti del Mezzogiorno e stiamo lavorando in piena sinergia, per superare il divario che da troppo tempo separa il Sud dal resto del Paese” – aveva dichiarato la Lezzi.