Nel corso di appositi controlli lungo la filiera della pesca, personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Molfetta ha sorpreso due pescatori non
professionali intenti alla cattura di esemplari di riccio di mare, durante il periodo di
fermo previsto dalla normativa vigente per evitarne il prelievo indiscriminato.
I militari hanno individuato i due pescatori mentre erano intenti nell’attività di
pesca, attendendo gli stessi allo sbarco, ove li hanno sorpresi con diversi esemplari
di riccio di mare.
Hanno quindi proceduto alla contestazione dell’illecito, elevando due sanzioni amministrative pari ad euro 4.000,00 ciascuna per pescare in tempi
vietati, con relativo sequestro del prodotto (circa 200 esemplari). Al momento del controllo, uno dei soggetti ha ostacolato l’attività dei militari, rigettando in mare il pescato (stimabile in altri 200 esemplari), reagendo tra l’altro in maniera veemente, motivo per il quale il medesimo è stato poi deferito all’Autorità giudiziaria.
Il riccio di mare, Paracentrotus lividus, particolarmente apprezzato nelle aree
costiere per la prelibatezza delle sue parti commestibili, è appositamente tutelato
dal Decreto ministeriale 12.01.1995, emanato a seguito delle risultanze di studi
condotti dal laboratorio di biologia marina ed acquario della provincia di Bari, che,
confermando l’opportunità di disciplinare l’attività, prevede le modalità, i quantitativi
massimi di raccolta e, per l’appunto, il divieto di pesca, sia professionale che
sportiva, per i mesi di maggio e giugno al fine di consentire ed assicurare il
ripopolamento della specie. I ricci di mare sequestrati sono stati rigettati in acqua dai militari della Guardia Costiera, che continueranno le verifiche anche nelle prossime settimane.