lottizzazione a Bisceglie, Fermatevi! Salviamo l’area marina dal cemento prima che sia troppo tardi

“Venerdì 31 maggio approda in Consiglio Comunale la “Nuova adozione del piano di lottizzazione della maglia n. 165 di prg. zona omogenea C3”. Si tratterà in pratica di decidere se si potrà costruire nella zona prospiciente la fascia costiera compresa tra la spiaggia del Pretore e S. Francesco / ex Bi Marmi – a dichiararlo attraverso un comunicato stampa è la sezione locale Trani-Bisceglie della Federazione nazionale Pro Natura. Gli ambientalisti locali proseguono:

“Giova ricordare che tale area è a ridosso della “Zona Pantano Ripalta”, che è un bene paesaggistico sottoposto a tutela dal Decreto Ministeriale del 1/8/1985 (meglio conosciuto come Decreto Galassino), pubblicato sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 30 del 6 febbraio 1986 – Serie Generale: “Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona costiera a sud di Bisceglie sita nei comuni di Bisceglie e di Molfetta”. Tale vincolo di tutela paesaggistica ai sensi delle Leggi 431/85 (Legge Galasso) e 1497/39, oggi recepite dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”(Decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i), è stato inserito nel Piano Paesistico Territoriale della Regione Puglia (PPTR) con il Codice di riferimento regionale PAE0111. In pratica secondo le Tecniche di Attuazione (NTA) del PPTR la Zona Pantano Ripalta è una “componente culturale e insediativa” (art. 74) e “bene paesaggistico di notevole interesse pubblico” (art. 75). Per tale motivo in qualsiasi piano di lottizzazione si dovrebbe tenere conto della cosiddetta “Fascia di rispetto”, così come definita dall’art. 76, che “Consiste in una fascia di salvaguardia dal perimetro esterno dei siti (….) finalizzata a garantire la tutela e la valorizzazione del contesto paesaggistico in cui tali beni sono ubicati”. Inoltre l’art. 45 delle NTA del PPTR della Regione Puglia per i “territori costieri” non ammette “piani, progetti e interventi che comportano la realizzazione di qualsiasi nuova opera edilizia, fatta eccezione per le opere finalizzate al recupero/ripristino dei valori paesistico/ambientali”.

Di qui l’appello di Pro Natura ai consiglieri comunali a rimandare ogni decisione sul Piano di
lottizzazione della maglia n. 165, tenendo ben presente che la Regione con Deliberazione della Giunta Regionale 25 settembre 2015, n. 1663, pur rilasciando il parere paesaggistico, tra l’altro “con prescrizioni”, ha asserito che “l’intervento proposto ricade in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico del D.Lgs. n. 42/2004”. Non abbiamo certamente la pretesa di spiegare la normativa in materia, ma riteniamo che quell’area debba essere riqualificata nel pieno rispetto del paesaggio, evitando la costruzione di nuovi palazzoni a ridosso del mare, bensì spendendo il finanziamento regionale di 1.3 milioni per rinaturalizzare l’ex depuratore. Chiediamo pertanto agli uomini che hanno dimostrato in questi anni una sensibilità alle tematiche della tutela del paesaggio di valutare attentamente ogni decisione in merito alla lottizzazione. Solo così si potrà iniziare un dibattito serio sul futuro della costa di levante, così come promesso dagli organi politici ed amministrativi della città” – concludono da Pro Natura.