Nonostante il Decreto promosso dal Governo italiano, due migranti richiedenti asilo hanno ottenuto la loro iscrizione all’anagrafe in suolo italiano. Accade in Puglia dove, secondo il giudice che ha accolto il ricorso presentato da un avvocato, nel cosiddetto Decreto Sicurezza promosso dal Ministero dell’Interno non ci sarebbe alcun divieto esplicito:
così come riportato attraverso un servizio del Tgr Puglia, infatti, è stato accolto il ricorso dal Tribunale di Lecce che obbliga il comune a riconoscere la residenza anagrafica a due richiedenti asilo provenienti rispettivamente dal Burkina Faso e dalla Nigeria (Africa). Nel caso specifico, si tratta di due giovani fuggiti dai loro paesi. Negli anni precedenti al Decreto voluto da Matteo Salvini, i richiedenti asilo hanno sempre avuto la residenza, fattore chiave che consentirebbe ad un individuo di lavorare e/o studiare legalmente e di poter registrare la propria residenza. L’Associazione Avvocato di strada Onlus – la cui sezione territoriale nel capoluogo salentino ha sostenuto la causa vinta – ha annunciato ricorsi in tutta Italia. Il video del Tgr Puglia:
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Così come riportato sui social, anche il Tg3 nazionale ha dedicato un servizio al singolare episodio:
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