La Sezione del Riesame delle Misure Cautelari del Tribunale Penale di Bari ha emesso un‘ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove soggetti, tutti appartenenti ad un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti tra la Puglia ed il Molise. In particolare:
per quattro di loro è stata disposta la custodia in carcere, per tre gli arresti domiciliari e per gli altri due il divieto di dimora. Il provvedimento restrittivo giudiziario in questione giunge all’esito di una complessa e prolungata attività investigativa risultato di una perfetta convergenza di due distinte indagini svolte rispettivamente tra i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lucera ed i Finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza dello stesso centro, che hanno così dato un’unica compatta risposta investigativa al fenomeno delittuoso contrastato, il tutto sotto la attenta e scrupolosa direzione della Procura della Repubblica di Foggia, che ha condotto le indagini. Anche l’Aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria ha collaborato attivamente alle operazioni di P.G. sviluppate:
L’indagine è nata nel novembre 2016, quando i militari della Guardia di Finanza di Lucera arrestarono in flagranza di reato due giovani del posto trovati in possesso di circa un chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo hashish, droga che avevano occultato all’interno di un garage di tale Centro. Sono state successivamente svolte delle mirate attività tecniche, unitamente all’Arma dei carabinieri che nel frattempo aveva avviato indagini autonome sullo stesso gruppo criminale, consistite in intercettazioni che hanno così consentito di riscontrare in termini probatori l’esistenza di un’imponente “rete” di spaccio di droga nel comune di Lucera e nella vicina provincia di Campobasso, gestita appunto dal gruppo criminale in parola. Più nel dettaglio, è stato accertato il ruolo primario di due coniugi gestori di un autolavaggio nel centro federiciano, da cui appunto il nome convenzionale dell’importante indagine di polizia giudiziaria eseguita, i quali si avvalevano, per lo spaccio al dettaglio e per la custodia dello stupefacente, della collaborazione di altri soggetti destinatari dell’analogo provvedimento cautelare. Video: