2 agosto, anniversario strage di Bologna: commemorazione a Bari con il Presidente Emiliano

Non possiamo trascorrere questo momento senza raccoglierci qui, per ricordare che siamo gli eredi della Resistenza, che siamo antifascisti, che non amiamo la violenza, che vogliamo difendere i più deboli, che stiamo dalla parte di quelli che non riescono a dettare le regole ma le subiscono, dalla parte del mondo che restituisce speranza. Speranza che qualcuno credeva di spezzare uccidendo in modo vigliacco. Bari condivide con Bologna questa tragedia e questa rabbia”.

“La stessa rabbia che ancora provo e che ho messo insieme in tanti altri episodi, nelle stragi di mafia e tutte quelle volte in cui qualcuno ha pensato con l’esplosivo e con la vigliaccheria di cambiare il corso della storia democratica del nostro Paese. Ecco perché essere qui significa essere partigiani, stare da una parte. Chi sta qui, sebbene ripudi la violenza, la guerra, è perché ama le regole condivise, la Costituzione, i Paesi degli altri: amiamo l’Italia perché siamo consapevoli della bellezza del mondo”.

Anche l’idea stessa del treno è una idea democratica, dove si viaggia apparentemente separati ma uniti dallo stesso destino. Siamo qui per dire che potete mettere tutte le bombe che volete: noi non solo siamo più forti, ma pieni di speranza che il mondo continui a combattere per i più piccoli, per gli indifesi, per chi viene discriminato e che deve scappare. Siamo un bel gruppo di persone senza del quale la civiltà umana sarebbe davvero triste. Lo so che alle volte, troppo spesso, ci dobbiamo incontrare davanti a delle lapidi, ma evidentemente siamo così pericolosi che ci devono sparare per fermarci e anche quando ci provano però c‘è sempre qualcun altro che prende la bandiera da terra e riparte, come stiamo facendo qui oggi, sotto il Comune di Bari, che non dimentica”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che è intervenuto questa mattina a Bari alla cerimonia per ricordare le vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.