Bisceglie: cala la raccolta differenziata “sotto al minimo” e senza mastelli situazione peggiorerà

Nella foto: il consigliere comunale Vincenzo Amendolagine (M5S)

I dati dell’Osservatorio Rifiuti della Regione Puglia circa l’andamento della raccolta differenziata a Bisceglie parlano chiaro:

la percentuale di raccolta differenziata nella nostra città è scesa al 60,79% con punta minima nel mese di maggio pari al 59,53%. La produzione di rifiuti pro-capite è di ben 40,64 Kg al mese. (dati riportati sul sito ufficiale http://www.sit.puglia.it/portal/portale_orp/Osservatorio+Rifiuti/Osservatorio+Rifiuti+Cittadino/RSU+per+Comune/OrpCittadinoWindow?entity=rsucomune&action=e&windowstate=normal&action_com=comune&comune=110003&mode=view). A ricordarlo è il gruppo locale biscegliese del Movimento 5 Stelle, che in un comunicato ha precisato quanto segue:

“I dati sono relativi al semestre Gennaio – Giugno 2019: siamo addirittura scesi sotto la soglia del 65% che era il livello minimo di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani fissata per lo scorso anno, con relativa altissima esposizione al rischio di ulteriore esborso per i cittadini, dovuto al pagamento dell’ecotassa. Gli annunci della Maggioranza politica al grido di “demastellizziamo Bisceglie” incominciano a produrre i loro nefasti primi risultati: i cittadini, rassicurati sull’abbandono dei 5 mastelli, hanno da tempo incominciato ad anticipare i tempi, lasciando i rifiuti indistinti in buste anonime al posto dei mastelli di vario colore. La situazione peggiorerà ancora quando, con il nuovo appalto, si passerà a soli 3 mastelli, disponendo il conferimento dell’indifferenziato in buste (dicono con un codice a barre) al posto del mastello grigio. Mossa, questa, totalmente sbagliata, perché i cittadini incivili -e sono molti- avranno gioco facile a scaricare l’indifferenziato in buste anonime approfittando del sistema “buste”. Con il risultato non solo di non essere più identificabili ma di ritornare a buttare l’intera monnezza (carta, plastica, vetro) nelle buste come ai vecchi tempi, con ulteriore diminuzione della percentuale di raccolta differenziata ed impossibilità di applicazione della tariffazione puntuale”. Inoltre, precisano sempre dal M5S di Bisceglie:

“E, infatti, già un segnale preoccupante, è l’aumento costante della quantità di rifiuti indifferenziati da Marzo 2019 a Maggio 2019, che è passata da 768860 Kg di Marzo a 928710 Kg di Maggio. A ciò si aggiunga che la sostituzione del mastello della plastica con le buste, relativamente a questa frazione, darà luogo ad un consumo, con ulteriori oneri di smaltimento, di un milione di buste di plastica in più all’anno, sfavorendo, non essendoci più il limite massimo del volume disponibile del mastello, il ricorso a pratiche e abitudini “plastic free”. Insomma l’Amministrazione Comunale, con la “demastellizzazione” della Città, sta già ottenendo come risultato il peggioramento dei dati della raccolta differenziata, lasciando una percezione di stato di abbandono del territorio, specie periferico, dove i cumuli di rifiuti, da noi più volte denunciati, crescono a vista d’occhio. Condizione che favorisce roghi quasi quotidiani con conseguente inquinamento atmosferico. E, quel che più preoccupa, la scelta di ridurre il numero dei mastelli, è di fatto una regressione cultuale nel processo di educazione ambientale della cittadinanzaconcludono dal M5S di Bisceglie.