Esplorando il sito archeologico di Canne della Battaglia a presa diretta – video integrale senza censura

Forse non tutti sanno che nel 2014, il reporter Nick Ferrara, in compagnia del restauratore Giuseppe Marzano e del ricercatore storico Michele De Lucia, hanno esplorato lo storico sito archeologico di Canne della Battaglia:

come molti ricorderanno, il sito in questione si trova in Puglia, precisamente nell’attuale territorio comunale di Barletta. Oltre a rappresentare i resti di un’antica città della Puglia – che sorgeva a 54 m s.l.m. sopra un’altura posizionata sulla riva destra del fiume Ofanto ovvero a 9 km dal mare – la zona è celebre per la famosa Battaglia di Canne, oggi nella località chiamata Canne della Battaglia (BT). Fu proprio qui che il 2 agosto del 216 A.C. buona parte dell’esercito della Repubblica Romana (comandato da Gaio Terenzio Varrone e da Lucio Emilio Paolo) affrontò l’esercito cartaginese (comandato dal generale Annibale). Il numero delle vittime risulta ancora discordante: alcune fonti romane dell’epoca parlano di almeno 70.000 morti, altre sostengono che a perire nel campo di battaglia sarebbero state quasi 100.000 persone, uccise nell’arco di 24 ore. Una battaglia incredibile se si pensa che tali spaventose cifre sarebbero paragonabili quasi esclusivamente a quelle riscontrate nelle perdite causate dalle esplosioni atomiche della II Guerra mondiale. Una strage incredibile, che vide alcuni superstiti fuggire nella vicina Canosa di Puglia.

Nei dintorni sono stati inoltre ritrovati i resti di un villaggio apulo (tra cui un menhir) e quelli di una necropoli. Ancora oggi è possibile ammirare resti archeologici di grande interesse. Il documentario fu realizzato all’epoca da VideoAndria.com, ma è stato inserito anche nell’archivio di PugliaReporter.com. Si tratta di un documentario di oltre 50 minuti con immagini registrate a presa diretta, ovvero una serie di immagini registrate a piano sequenza, per offrire all’utente la possibilità di osservare nei dettagli tutta l’area archeologica. Durante il percorso, vengono anche formulate osservazioni ed ipotesi, forse un po’ azzardate, in alcuni casi fantasiose o non del tutto corrette. Fa parte del bello della diretta, realizzata in compagnia di due appassionati (non di storici professionisti), alternativa ai documentari piu’ specifici (che condivideremo in altre occasioni). Ciò che affascina, a distanza di anni, sono le immagini e lo stile di un documento audiovisivo che consente di vedere praticamente l’intero sito archeologico alcuni anni prima dei recenti interventi che hanno rimodernato l’area, comprensiva di un museo tecnologicamente avanzato. Il video:

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