Due trans pugliesi fermate a Sharm El Sheik: “documenti non validi”, l’accusa: “omofobi”

Due persone trans originarie di Bitonto sono state fermate e bloccate all’aeroporto di Sharm El Sheik dopo il controllo dei documenti di identità:

«Mia sorella è stata fermata in aeroporto – racconta all’Ansa la sorella di una delle due trans pugliesi -, la motivazione è che pensano che i documenti non corrispondano a lei, a loro. Non sono documenti falsi, ma pensano non siano loro in quanto trans». Inoltre:

Sempre secondo quanto riportato dall’ANSA, infatti, l’avvocato di una delle due famiglie coinvolte ha reso noto di essere in contatto con l’ambasciata ed il console. Fonti vicine alle vittime dell’episodio non avrebbero molti dubbi: dietro al blocco non ci sarebbe un equivoco ma un vero e proprio caso di omofobia. A sostenere l’accusa, un altro episodio avvenuto il 16 agosto scorso, sempre a Sharm el Sheik, quando una transgender partenopea – socia dell’associazione transessuale Napoli – denunciò, tramite Facebook, di avere ricevuto «sputi, offese e anche a calci da parte della polizia perché in Egitto le persone transessuali non sono gradite». Nell’ultimo caso che ha coinvolto le due pugliesi, il fermo provvisorio sarebbe dovuto al fatto che le autorità egiziane non ritengono validi i loro documenti, ma in Italia si parla di visto negato per il loro orientamento sessuale. Episodi che certamente continueranno a far discutere.  Ricordiamo che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp dell’area metropolitana di Bari per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com. Un articolo diffuso dal Tgr Puglia:

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