Continuano gli appuntamenti della Compagnia Teatrodanza Skenè, diretta da Patrizia Rucco, nelle Mura urbiche di Lecce, con la performance Green 3,
”Nelle pieghe dell’aqua”, Giovedì 5 e Sabato 7, alle ore 19.00, con ingresso libero. L’iniziativa si inserisce nel progetto” La danza, i luoghi, la presenza”, sostenuto dal Comune di Lecce che mira alla valorizzazione dei luoghi ‘svelati’ alla città.
La coreografia mette inscena il legame tra gli impulsi primordiali, essoluti e i rapporti interpersonali, a volte effimeri, fugaci, intriganti, giocosi. Il tutto abitando e dialogando con i luoghi, reinterpretandone gli spazi.
Forzare le serrature del tempo, percorrere la storia della pietra, ritrovare la meraviglia di un giardino dimenticato, tornare ad abitarlo. La danza, i luoghi, la presenza è un progetto di Teatrodanza Skenè con la direzione artistica di Patrizia Rucco, realizzato con il sostegno del Comune di Lecce, che mira a valorizzare le Mura urbiche della città di Lecce recentemente restituite alla città, attraverso una serie di percorsi performativi site specific pensati come improvvisazioni in dialogo con i luoghi.
Le performance si terranno negli spazi del Giardino storico delle Mura in due repliche a settimana, il giovedì e il sabato alle 19, a partire da giovedì 22 agosto, con il seguente calendario: giovedì 5 settembre, sabato 7, giovedì 12, sabato 14, giovedì 22, sabato 24, giovedì 29, sabato 31.
Per mantenere vivo il dialogo con la città e invitare gli spettatori a divenire parte attiva delle performance, sono previste delle prove aperte alle quali i visitatori dei giardini potranno assistere ed eventualmente interloquire con gli artisti. La danza, i luoghi, la presenza si confronta con uno dei luoghi più densi di storia della città, cercando uno svelamento della loro potenzialità, trasformandoli in spazi scenici, invitando all’attraversamento e alla contemplazione, in uno stare capace di accogliere ciò che l’agire creativo apre e dona all’attenzione.
La danza, i luoghi, la presenza immagina lo spettacolo come un “atto rituale”, come momento di valorizzazione dell’intensità suggestiva dei luoghi. L’idea è di abitare le nicchie, esplorare le altezze, seguire la direzione dei camminamenti, divenire parte del giardino, in continuità con le radici, i giunchi, i fiori spontanei. Gestualità e coreografie si nutriranno pertanto dell’ispirazione offerta dalla “natura domestica” del luogo, che con il suo “muto stare” celebra la memoria e incanta chi vi arriva oggi.
Le tracce coreografiche sono di Patrizia Rucco, che cura anche la direzione artistica.
I costumi sono di Lilian Indraccolo, videomaker Serena De Simone. I danzatori sono: Chiara Acampora, Gianni Aniceto, Carolina Bubbico, Rita Cassone, Emanuela Dichiara Stanca, Sacha Fumarola, Eleonora Gemma, Paola Guercia, Marta Nicolì, Giorgia Salicandro, Simona Solombrino, Giusi Timo, Stefania Traficante.