CIA Puglia, cordoglio per la tragica scomparsa dell’imprenditore Mario Di Cristo vittima di brutale aggressione

“Siamo addolorati e sconvolti per la tragica scomparsa di Mario Di Cristo, un uomo perbene, uno stimato imprenditore agricolo. Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari e a quanti hanno potuto apprezzarne le qualità conoscendolo e collaborando con lui”. E’ Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), a esprimere a nome di CIA Agricoltori Italiani della Puglia lo sconcerto e il dolore per la brutale aggressione di cui è stato vittima Mario Di Cristo, 79enne imprenditore del settore ortofrutticolo, associato CIA, la cui azienda opera da oltre trent’anni nella parte occidentale della provincia di Taranto.

Il 7 settembre scorso Di Cristo, che aveva origini campane ma che considerava laa terra jonica come la sua casa,  si trovava per caso in una azienda di Policoro, quando si è trovato a dover difendere la responsabile del magazzino dell’azienda  che era stata aggredita da due uomini siciliani che pretendevano dei pagamenti non dovuti. Di Cristo veniva  da costoro, colpito con un violento pugno. Ricoverato d’urgenza  all’ospedale “San Carlo” di Potenza ,l’imprenditore purtroppo non ce l’ha fatta.

Mario, padre di tre figli, Aniello, Giuseppina e Patrizia, da qualche anno era vedovo”, ha aggiunto Rubino. “Persona umile, grande lavoratore, era rispettato da tutti. La sua azienda, denominata Mario e Aniello Di Cristo, opera nel settore della lavorazione dell’ortofrutta sia a Palagianello che a Castellaneta e in tutta la provincia di Taranto. Nostro associato da tantissimi anni, ha più volte collaborato con noi, fornendoci in diverse occasioni i prodotti che portavamo nelle manifestazioni e nei tanti eventi organizzati ogni anno dalla CIA”, ha spiegato Rubino.

“E’ una grande perdita, ha aggiunto il presidente provinciale di CIA Due Mari Pietro De Padova.Diversi anni fa, condividemmo con Mario la gioia che provò nel ricevere il Premio Nicola Resta, riconoscimento che la Camera di Commercio di Taranto gli assegnò per premiare il suo operato di imprenditore di alto profilo, impegnato per la crescita della terra jonica. Quel riconoscimento, premiava l’efficienza della sua organizzazione aziendale, la lungimiranza imprenditoriale nel dotare le proprie strutture di mezzi e strumenti innovativi, la capacità di aver creato una realtà sociale ed economica punto di riferimento per un ambito piuttosto vasto di imprese e persone”, ha concluso De Padova.