Puglia: nascosti in un casolare abbandonato 8 chili di kobret; la scoperta nelle campagne di San Severo

Nel corso della prima mattinata di domenica scorsa, a San Severo, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del NORM della Compagnia cittadina, durante un servizio di perlustrazione finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in danno di agricoltori e di chi comunque vive del lavoro della terra, nell’ispezionare un casolare abbandonato in un’area demaniale lungo la via Apricena avevano notato un pezzo di plastica emergere leggermente dal terreno, probabilmente messo allo scoperto da qualche animale che vi aveva scavato nella speranza di trovare del cibo.

Dal contenitore, infatti, i Carabinieri della Sezione di Investigazioni Scientifiche, fatti subito intervenire per preservare ogni impronta o traccia lasciata dai responsabili, avevano recuperato cinque involucri sottovuoto, del peso di circa un chilo e mezzo ciascuno, per un totale di 7,778 chili, di una materia “strana”, di cui non si riusciva a capire la natura. Positiva ai narcotest speditivi in dotazione, per forma, colore e consistenza non si riusciva però ad etichettarla con certezza.

La sostanza rinvenuta, infatti, è nota agli “addetti ai lavori” con il nome di kobret, uno scarto, un sottoprodotto dell’eroina, che pur avendo una percentuale di principi attivi inferiori al prodotto principale, ne mantiene comunque di sufficientemente micidiali per avere un proprio mercato, dove viene ceduta ad un prezzo assolutamente nemmeno comparabile a quello dell’eroina di qualità.

Il kobret, infatti, oltre che tramite iniezione, può essere assunto per inalazione dei suoi vapori a seguito di riscaldamento, evitando così il rischio, nel consumatore, di lasciare tracce che lo tradirebbero. Il rinvenimento è stato immediatamente segnalato agli organi centrali, sia del Ministero della Salute che di quello dell’Interno, non essendo questo tipo di stupefacente di frequente rinvenimento nella nostra provincia, e questo, proprio per la sua facilità di acquisto e di consumo, è motivo di forte preoccupazione.