La decisione di abbattimento degli ulivi pugliesi con la giustificazione del batterio xylella miete ulteriori vittime:
come riportato da alcune testate giornalistiche locali, alcuni alberi di ulivo millenari sono stati abbattuti nei giorni scorsi a Carovigno (Brindisi): inoltre, sono stati abbattuti anche ottanta ulivi secolari infettati dalla famigerata Xylella lungo la provinciale tra Carovigno e San Michele Salentino, a circa due chilometri e mezzo dal primo di questi due centri. Il tutto a causa del fatto che questi alberi sarebbero stati infetti dal batterio. Secondo alcuni agricoltori, si potrebbero sperimentare strategie differenti, ma spesso chi si oppone agli abbattimenti viene definito “ignorante” e “complottista”. Il fatto però, è che la Puglia ha perso degli importanti pezzi di Storia del nostro territorio che non vedremo mai più. Pezzi di Storia che erano sopravvissuti a secoli di vicende, umane e naturali, ma che adesso sono stati distrutti su decisione degli illustrissimi ed eccellentissimi “esperti” pagati dalle nostre istituzioni. Un post diffuso sui social:
“Ecco cosa sta accadendo in questi giorni! Ulivi MILLENARI vengono abbattuti! Stiamo perdendo per sempre un patrimonio storico culturale quando invece avremmo potuto isolare la chioma di questo gigante con rete antinsetto e tentare la conservazione di questo monumento naturale, in futuro anche con altri sistemi. La legge non lo prevede. Quanto vale per i politici questo enorme patrimonio? La risposta è scontata e oggi è sotto gli occhi di tutti” – osserva una guida turistica del territorio. Video:
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