“Non siamo numeri” – tra gli slogan esposti lo scorso 25 ottobre 2019 nel corso di una grande manifestazione organizzata a Bari in accordo con i sindacati da circa 600 dipendenti della Transcom, azienda di call center appaltante che gestisce il servizio di assistenza telefonica dell’Istituto di Previdenza Sociale:
il timore dei lavoratori è che possano scattare licenziamenti di massa in vista del passaggio dell’appalto alla società Comdata. “La proclamazione – spiegavano già nei giorni precedenti i sindacati – viene a seguito dei vari incontri con Rti Comdata/Network Contact e con Inps, da cui non sono scaturite risposte certe in merito all’applicazione della clausola sociale (il lavoratore segue l’appalto, pur cambiando azienda). Pertanto, lo sciopero vede le sue ragioni nella mancanza di certezza del perimetro degli aventi diritto al passaggio in clausola sociale e nella richiesta del mantenimento delle condizioni (mansioni, livelli, scatti di anzianità, profili orari, art. 18, Ccnl Tlc, territorialità, condizioni per diminuire il disagio per i lavoratori delle sedi svantaggiate) e contro le procedure di licenziamento aperte dalle aziende uscenti. I sindacati hanno richiesto un incontro urgente al ministero del Lavoro, alla presenza del committente e delle aziende entranti e uscenti”. Un altro video girato a Bari:
L’auspicio è che si possa trovare una soluzione per consentire ai dipendenti di proseguire il lavoro, garantendo loro tutela e diritti. Non a caso, la manifestazione si è svolta proprio sotto la sede barese dell’INPS, nei pressi del lungomare:
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