Arcelor Mittal lascia l’Ilva, operai disperati. Il premier Conte convoca l’azienda

Arcelor Mittal lascia l’Ilva di Taranto.  La decisione è stata presa in seguito all’eliminazione della “protezione legale” necessaria per attuare il piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale, giustificando la comunicazione di recesso. “Inoltre” comunica l’azienda -“i provvedimenti emessi dal Tribunale penale di Taranto obbligano i Commissari straordinari di Ilva a completare talune prescrizioni entro il 13 dicembre 2019 pena lo spegnimento dell’altoforno numero 2″ che “renderebbe impossibile attuare il suo piano industriale, e, in generale, eseguire il contratto”.

ArcelorMittal ha chiesto ai Commissari straordinari di assumersi la responsabilità delle attività di Ilva e dei dipendenti entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di lasciare l’Ilva. “Tra le motivazioni principali,”- afferma il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli il pasticcio del Salva-imprese sullo scudo penale. Un capolavoro di incompetenza e pavidità politica: non disinnescare bomba ambientale e unire bomba sociale”. Il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli ha comunicato che “il governo non consentirà la chiusura dell’Ilva. Non esistono presupposti giuridici per il recesso del contratto. Convocheremo immediatamente Mittal”. Il premier Conte ha fatto sapere che nella giornata di domani 5 novembre, convocherà l’azienda.