Puglia: oltre 50 arresti nella massiccia operazione dei Carabinieri nei confronti del clan “D’Abramo-Sforza” di Altamura

Nelle prime ore di questa mattina in Bari, Altamura (BA), Foggia, Cerignola (FG), Matera (MT), Lecce (LE) e Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, supportati dai reparti speciali “Cacciatori di Puglia”, Nucleo Cinofili e 6° Elinucleo CC di Bari, stanno eseguendo una massiccia operazione con oltre 50 arresti di capi ed affiliati del clan ”D’Abramo-Sforza” di Altamura (BA), ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi, anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d’asta.

Le misure restrittive sono state emesse dal G.I.P. di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito di attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari. L’operazione – convenzionalmente denominata “Nemesi” – è il frutto di un’indagine avviata nel 2017 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari, sviluppata quasi esclusivamente mediante servizi di osservazione e pedinamento effettuati sul territorio, accompagnati da attività tecniche d’intercettazione telefonica ed ambientale, che hanno consentito di:

–   documentare l’operatività dell’organizzazione criminale facente capo a D’Abramo Michele e Sforza Giovanni – legata al clan Parisi di Bari – attiva nel territorio di Altamura, con la commissione di una serie di attività delittuose, tra cui il traffico di stupefacenti, i reati contro il patrimonio (estorsioni), contro la persona (omicidi e tentati omicidi), in materia di armi, e contro la Pubblica Amministrazione (turbata libertà degli incanti);

–   sequestrare notevoli quantitativi di droga nella disponibilità del sodalizio, che si riforniva dal clan Parisi-Palermiti di Bari e da Cerignola;

–   disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di  4 appartamenti e di due autovetture sulla base dell’accertata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il tenore di vita dei nuclei familiari di D’Abramo MicheleSforza Giovanni – capi cosca – Sciannanteno Pasquale e Sforza Luigi  – loro luogotenenti.

L’indagine ha infine consentito di identificare i mandanti e gli esecutori materiali dell’omicidio e della soppressione del cadavere di Popolizio Angelo,  scomparso ad Altamura il 7/8/2014), di due tentativi di omicidio (in pregiudizio di Dambrosio Nicola e Dambrosio Mario, verificatisi, rispettivamente, il 30/4/2012  e  31/7/2014), strategici per la conquista violenta del territorio da parte della nuova compagine criminale. Video:

 Nell’ambito dell’inchiesta è emerso, altresì, come un imprenditore edile altamurano, responsabile della ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori di costruzione del ‘centro di ristorazione sociale per persone disagiate’ in Gioia del Colle (BA) – danneggiato, nell’anno 2016, da un incendio doloso occorso a pochi giorni dalla sua inaugurazione – e successivamente impegnato con la sua impresa nella realizzazione di alloggi di edilizia popolare in Grumo Appula (BA), fosse rimasto vittima – in entrambi i casi – di estorsioni (non denunciate) da parte della criminalità locale e costretto ad assumere personale per ottenere la c.d. ‘protezione’. Egli, inoltre, si è reso responsabile della corruzione di un funzionario amministrativo già in servizio presso la Regione Puglia, per accelerare l’emissione dei mandati di pagamento.

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