Bari: firmato il Patto per la Sicurezza Urbana con il Presidente Emiliano, il Ministro Lamorgese e il Sindaco Decaro

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha firmato oggi con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il sindaco di Bari Antonio Decaro il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana e per la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata”. All’incontro in Prefettura a Bari ha partecipato anche il vicepresidente Antonio Nunziante.

“Il nostro modello di sicurezza – ha detto Emilianoè basato su investigazioni ben fatte, una magistratura attiva, forze di polizia capaci da sempre di reagire colpo su colpo ad ogni tentativo della criminalità organizzata e comune di inquinare la nostra sicurezza. C’è bisogno di strutture giudiziarie che possano accogliere il lavoro di queste persone ed è incredibile che la magistratura debba lavorare in strutture assolutamente non idonee. Esiste un’antimafia sociale coordinata dalla Regione Puglia, che è quella maggiormente finanziata in Italia, con più di 12 milioni di euro investiti in programmi che in modo particolare servono ad indicare alle persone un nuovo modello di convivenza. Oggi è anche la giornata contro la violenza sulle donne: ribadiamo gli investimenti massicci della Regione Puglia contro questo tipo di reati”.

Noi abbiamo decine e decine di centri antiviolenza e voglio rivolgere un appello ad ogni donna quando si trova in situazioni del genere a cercare più vicino a sé il luogo più adatto per confidarsi, per farsi sostenere, per comprendere fino in fondo che uno schiaffo non è mai un atto d’amore, che una violenza verbale o fisica non ha mai collegamento con un sentimento positivo e spesso è un campanello d’allarme per fatti ancora più gravi che possono succedere. Dal curare la sicurezza comune quotidiana dobbiamo passare ad affrontare quella dei nostri medici, dei nostri operatori sanitari che vengono spesso sottoposti dai cittadini ad un eccesso di violenza verbale e fisica: Ma questo fa parte di una regione che ha dati criminali in netto calo e grazie al lavoro delle forze dell’ordine e di tutta la comunità pugliese che ha compreso che la criminalità è incompatibile con la crescita economica e civile”.

Il Testo integrale patto sicurezza firmato da Emiliano, Lamorgese, Decaro: PATTO PER LA SICUREZZA URBANA  E PER LA PROMOZIONE E ATTUAZIONE DI UN  SISTEMA DI SICUREZZA PARTECIPATA E INTEGRATA REGIONE PUGLIA PREFETTURA DI BARI UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO COMUNE DI BARI. Il Presidente della Regione Puglia, il Prefetto di Bari e il Sindaco del Comune di Bari, VISTE

  • le Linee strategiche per il controllo coordinato del territorio, diramate dal Ministero dell’Interno il 30 aprile 2015, e successive disposizioni integrative, con le quali, rilevata una diretta correlazione tra disagio sociale, degrado dei comportamenti e fenomeni di maggiore pericolosità ed allarme, si prende atto della necessità di adottare nuove strategie di intervento attraverso i Piani di Controllo Coordinato del Territorio, nonché “l’azione congiunta di più livelli di governo per le iniziative da intraprendere, con un rafforzamento della collaborazione tra amministrazioni centrali, istituzioni locali e società civile che, nel rispetto delle relative competenze, responsabilità e ruoli, dia vita sul territorio ad un processo di partecipazione alla gestione della sicurezza, nel convincimento che la materia richieda misure diversificate a seconda dei diffèrenti contesti di riferimento”, nel quadro di una sicurezza il più integrata e partecipata;
  • le Direttive in materia di videosorveglianza emanate dal Ministero dell’Interno ed in particolare quelle emanate in data 6 agosto 2010, 2 marzo 2012,               29 novembre 2013 e 8 febbraio 2005;VISTI
  • – la legge 1° aprile 1981, n. 121, recante “Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza”, segnatamente gli artt. 13 e 14;
  • la legge 7 marzo 1986, n. 65, recante “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale”;
  • il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
  • il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” per la parte ancora vigente;
  • il decreto del Ministro dell’Interno del 24 maggio 2012, recante: “Delega ai Prefetti per la stipula di convenzioni con regioni ed Enti Locali in applicazione dell’art. 1, comma 439, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”, per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini;
  • il decreto legge del 20 febbraio 2017, n. 14, convertito dalla L. 18 aprile 2017 nr. 48, “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città,” ed in particolare l’art. 5 secondo cui “con appositi patti sottoscritti tra il Prefetto ed il Sindaco (…) possono essere individuati, in relazione alla specificità dei contesti, interventi per la sicurezza urbana (….)” in coerenza con le Linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata;
  • gli obiettivi indicati nel citato articolo da perseguire, prioritariamente, con detti patti:
  • prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi ed interventi di prossimità, in particolare a vantaggio delle zone maggiormente interessate da fenomeni di degrado;
  • promozione e tutela della legalità, anche mediante iniziative di dissuasione di ogni forma di condotta illecita, compresi l’occupazione arbitraria di immobili e la commercializzazione di beni contraffatti o falsificati, nonché la prevenzione di altri fenomeni che comunque comportino turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici;
  • promozione e rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione interistituzionale nell’individuazione di aree e beni da sottoporre a particolare tutela ai sensi dell’art.9 comma 3;
  • promozione dell’inclusione, della protezione e della solidarietà sociale mediante azioni e progetti in collaborazione con Enti o associazioni operanti nel privato sociale;
  • il successivo art. 7 con cui viene indicato, quale ulteriore strumento per l’attuazione di iniziative congiunte con specifici obiettivi volti all’incremento dei servizi di controllo e alla valorizzazione del territorio, la possibilità di un concorso di enti pubblici, anche non economici e soggetti privati, sotto il profilo del sostegno strumentale, finanziario e logistico, ai sensi dell’art. 6 bis, comma 1, del Decreto Legge 14 agosto 2013 nr. 93, convertito dalla L. 15 ottobre 2013 nr. 119;
  • la circolare del Ministero dell’Interno n. 558/SICPAT/422.2/47/316370 dell’8 giugno 2017 firma del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, recante: “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana. Forza di intervento rapido”;
  • il Decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017, “Direttiva sui comparti di specialità delle Forze di Polizia e sulla razionalizzazione dei presidi di Polizia”, che prevede, nell’ambito del comparto della sicurezza stradale, il coinvolgimento dei Corpi di Polizia Locale per lo svolgimento dei servizi di Polizia Stradale sulla viabilità urbana lungo l’intero arco delle ventiquattro ore;
  • le “Linee Generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata” adottate in sede di Conferenza Unificata in data 24 gennaio 2018; 
  • con Decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 31 marzo di ciascun anno di riferimento, saranno avviate per gli anni 2020, 2021, 2022 nuove procedure ai sensi dell’art.11 bis, comma 19, del Decreto Legge 14 dicembre 2018, n.135, convertito in Legge n.12/2019, cui potrà partecipare il Comune di Bari secondo le modalità che saranno definite nel medesimo decreto interministeriale; 
  • la cornice di riferimento delineata anche dall’Accordo sulle Linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata, approvato dalla Conferenza Unificata Stato/Regioni/Autonomie Locali, il 21 gennaio 2018, fondata su quattro direttrici: 1) lo scambio informativo tra la polizia locale e le forze di polizia presenti sul territorio per gli aspetti di interesse comune, ferme restando le rispettive attribuzioni istituzionali; 2) l’interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative della polizia locale con le sale operative delle forze di polizia; 3) la regolamentazione: dell’utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio; 4) l’aggiornamento professionale integrato per gli operatori di polizia locale e delle forze di polizia;
  • le “Linee Guida per l’attuazione della sicurezza urbana” adottate in data 26 luglio 2018, con accordo sancito in Conferenza Stato-Città e autonomie locali;
  • il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)”;
  • la circolare del Ministero dell’Interno – Gabinetto del Ministro n. 11001/123/11 (1) del 1° settembre 2018 concernente “l’occupazione arbitraria di immobili. Indirizzi”;
  • la Legge Regionale del 28 marzo 2019, n. 14 “Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza” recante norme tese a disciplinare l’insieme delle azioni volte alla prevenzione ed al contrasto non repressivo alla criminalità organizzata, ad innalzare e sostenere l’educazione alla responsabilità sociale e la cultura della legalità, a elevare i livelli di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche. In particolare l’art. 9, “Interventi per la promozione di politiche locali per la legalità e il contrasto al crimine organizzato”, stabilisce che “la Regione valorizza il ruolo degli enti locali nel perseguimento degli obiettivi della presente legge e adotta specifiche iniziative per valorizzare e diffondere le migliori politiche locali per la trasparenza, la legalità e il contrasto al crimine organizzato e mafioso”, prevedendo, in particolare, al comma 2 un rating di buone prassi degli enti locali in materia di antimafia sociale e al comma 3 la promozione di specifiche azioni formative rivolte ad amministratori, dirigenti e funzionari degli enti locali sui temi della prevenzione e del contrasto civile alle infiltrazioni della criminalità organizzata e mafiosa, del riuso sociale dei beni confiscati, della diffusione della cultura della legalità e della responsabilità; 
  • il Decreto Legge nr.113 del 4 ottobre 2018, convertito dalla L. 1° dicembre 2018 nr.132, recante “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale, sicurezza pubblica, […]” con cui vengono introdotte, tra l’altro, disposizioni urgenti anche in materia di sicurezza individuando alcune misure che concorrono al rafforzamento della sicurezza urbana. CONSIDERATO
  •  che la sicurezza è un diritto primario dei cittadini da garantire in via prioritaria per assicurare lo sviluppo sociale ed economico del territorio ed un’adeguata qualità di vita;
  •  che appare necessario .prevedere l’individuazione degli “strumenti di prevenzione situazionale che attraverso anche un’accorta programmazione urbana, mirano a ridurre le opportunità di commettere reati unitamente alle misure volte a sostenere la partecipazione dei cittadini alla ricostituzione della dimensione comunitaria e al miglioramento complessivo delle condizioni sociali, abitative e dei servizi (prevenzione comunitaria) e agli interventi di prevenzione sociale finalizzati al contenimento dei fattori criminogeni”;
  • che detta azione comporta l’individuazione di iniziative organiche ed integrate di prevenzione sociale mirate, in relazione alla specificità dei contesti territoriali, alla riqualificazione del tessuto urbano, recupero del degrado ambientale e delle situazioni di disagio sociale, che contribuiscano ad elevare i livelli di sicurezza e vivibilità urbana e di coesione sociale;
  • che il tema della sicurezza deve necessariamente accompagnarsi ad una affermazione dei principi di legalità, anche attraverso una più incisiva ed integrata azione di vigilanza in materia di tutele nel lavoro, con particolare riferimento al rispetto delle normative contrattuali e previdenziali e delle leggi sulla sicurezza sul lavoro;
  • che in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è stata tracciata una cornice organica di interventi indirizzata ad azioni che possano incidere preventivamente su situazioni molto avvertite dalla cittadinanza (come ad esempio, i fenomeni di prostituzione e spaccio, di occupazioni arbitrarie di immobili, le situazioni di degrado, ambientale e di limitazione del godimento di spazi pubblici da parte dei cittadini)
  • che, in detta sede, alla presenza delle associazioni di categoria, è stata condivisa la necessità di una collaborazione a sostegno delle attività di promozione della sicurezza dei cittadini, del controllo e dello sviluppo del territorio anche attraverso l’implementazione dei sistemi di difesa passiva; CONVENGONO QUANTO SEGUE
  • Quanto indicato in premessa forma parte integrante e vincolante del presente atto.
  • ART. 1 Rafforzamento della prevenzione e controllo del territorio anche con sistemi di videosorveglianza. L’applicazione dei principi di coordinamento, sussidiarietà e partecipazione può dare impulso ad un sistema complesso di sicurezza, capace di coinvolgere pubblico e privato, rafforzando il livello di protezione e di controllo del territorio incentrato prevalentemente sull’attività di pattugliamento effettuata dalla Forze di polizia, con una visione più strategica che si ponga, quale obiettivo, l’individuazione di iniziative idonee ad assicurare un “territorio sotto controllo”. La Regione Puglia, la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo ed il Comune di Bari, nel rispetto delle reciproche competenze, adottano strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità e di degrado del decoro urbano. A tale scopo, le Parti riconoscono che occorre intervenire in materia di sicurezza urbana attraverso:
  • la prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e abusivismo;
  • la promozione del rispetto del decoro urbano. Le Parti, nel quadro dei principi di leale collaborazione, richiamano il ruolo di centralità del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, quale sede privilegiata di esame e di coordinamento delle iniziative in materia di politiche di sicurezza urbana. Le Parti sottoscrittrici aderenti al presente Patto, nell’ambito delle specifiche competenze, si impegnano a partecipare a programmi di finanziamento per la realizzazione di nuovi sistemi di videosorveglianza, video allarme e infrastrutture radio per sale operative ad integrazione degli impianti già esistenti, adottando standard e apparati in grado di realizzare il diretto collegamento, anche via radio, con le sale operative delle Forze di polizia. Al riguardo, potranno essere sottoscritti specifici accordi, volti alla definizione dei dettagli attuativi degli interventi di videosorveglianza, investimenti su infrastrutture radio di rete e controllo del territorio. La Prefettura, avvalendosi del supporto tecnico degli Organi di Polizia, valuterà ulteriori progetti di realizzazione di sistemi di sicurezza tecnologica, al fine di assicurare standard tecnici indispensabili per la interoperabilità, finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio e curerà il monitoraggio per la completa mappatura dei sistemi esistenti, al fine di realizzare una razionale copertura del territorio in grado di assicurare il video controllo dei luoghi a rischio anche sul piano dei fenomeni di degrado urbano o di criminalità diffusa. Il Prefetto, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, individuerà le esigenze prioritarie di sicurezza e le relative progettualità, demandandone, nel rispetto della normativa vigente e delle Direttive del Ministro, l’organizzazione e la gestione operativa ed attuativa ad intese di carattere tecnico tra le Forze di Polizia. Le Parti si impegnano a valutare la fattibilità di un sistema di interconnessione, a livello territoriale, delle sale operative della polizia locale con le sale operative delle Forze di polizia, nonché a valutare la realizzazione di una sala operativa volta alla ricezione continua delle immagini con relativa remotizzazione, oltre a prevedere l’implementazione dell’infrastruttura di telecomunicazione anche per la sala operativa della Polizia Locale integrata con le sale operative delle Forze di polizia.
  • ART. 2  Interscambio informativo e aggiornamento professionale integrato La conoscenza dell’andamento dei fenomeni criminali è presupposto basilare per lo sviluppo di efficaci politiche integrate di sicurezza. La Prefettura fornirà al Comune – in forma di elaborazione statistica-anonima e, comunque, nel rispetto delle indicazioni fornite dal Garante per la privacy, dati di contesto sull’andamento della delittuosità e sulle manifestazioni di illegalità più direttamente attinenti ai fenomeni dì illegalità diffusa o connessi comunque al degrado urbano. Oltre questi dati di contesto, lo scambio informativo tra polizia locale e Forze di polizia si svilupperà a livello operativo. Il Comune si impegna a sua volta a mettere a disposizione, come indicato nelle citate “Linee Generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata”, adottate in sede di Conferenza Unificata in data 24 gennaio 2018, segnatamente ai paragrafi da 3 a 6, che indicano puntualmente le possibili azioni finalizzate all’implementazione degli interventi per favorire il passaggio a sistemi di conduzione in comune delle sale operative delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, i patrimoni informativi utili alle Autorità di pubblica sicurezza e alle Forze di Polizia per l’assolvimento dei compiti loro riservati, quali i dati anagrafici della popolazione residente in Italia e dei cittadini italiani residenti all’estero oppure i dati relativi alle carte d’identità o ancora eventuali ulteriori banche dati afferenti il settore del commercio. In sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, verranno definite le linee operative di attuazione dell’obiettivo di interscambio informativo. Per attuare efficaci politiche di costruzione di un sistema di sicurezza integrata le Parti si impegnano, infine, ad attivare sedi di aggiornamento professionale congiunto su materie ed argomenti di interesse comune.
  • ART. 3 Attività di controllo sulle attività economiche e modelli di prevenzione amministrati
  • Il divertimento notturno con la presenza di numerosi giovani nel centro urbano deve trovare valide forme di contemperamento del diritto allo svago, con il contrasto ad ogni attività illecita e la necessità di tutelare il territorio, il suo patrimonio artistico culturale, nonché il diritto al riposo notturno dei residenti. L’Amministrazione Comunale valuterà l’attivazione degli interventi a tutela della sicurezza della città e del decoro urbano ai sensi degli arti 8, 9 e 10 del D.L. 14/2017 convertito con L. 48/2017. A tal fine saranno emanate ordinanze sindacali, anche per disciplinare gli orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, adottando provvedimenti contingibili e urgenti per periodi determinati, al fine di superare situazioni di grave incuria e degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale, o di pregiudizio alle esigenze di tranquillità e riposo dei residenti. L’Amministrazione Comunale si impegna a mantenere forme di collaborazione preordinata alla progressiva estensione del ruolo della Polizia Locale nello svolgimento di servizi sulla viabilità urbana e per il rilevamento di incidenti stradali, ove possibile lungo l’intero arco delle ventiquattro ore. Per garantire un controllo sugli esercizi commerciali, sui locali della cosiddetta movida, in sede di C.P.O.S.P., verrà concordata l’implementazione dell’attività di monitoraggio promuovendo interventi di interscambio informativo ed operativo e di prevenzione amministrativa. Inoltre, in particolar modo durante i giorni festivi ed i fine settimana, secondo le priorità emerse in sede di C.P.O.S.P., le Forze di polizia e la polizia locale svilupperanno, in relazione alle esigenze di tempestività ed efficacia dell’azione di contrasto, gli interventi congiunti necessari a contrastare le attività illecite e quelle che recano disturbo alla quiete pubblica od offendono il decoro urbano. La Polizia Locale e le Forze di Polizia sul territorio provvederanno a controllare, sempre che il fatto non costituisca reato, la cessione ai minori di anni 16, in luogo pubblico o soggetto ad uso pubblico, anche a titolo gratuito, di bevande alcoliche, di miscele di bevande contenenti alcolici, anche in quantità limitata o diluita. Saranno, altresì, concordate, d’intesa con gli Organi di Vigilanza in materia di tutela del lavoro, azioni congiunte per una efficace azione di prevenzione di ogni illegalità in danno dei lavoratori.
  • ART. 4 Contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, della prostituzione  e tutela della legalità. L’attività dei parcheggiatori abusivi, insieme all’abusivismo commerciale, alla prostituzione e altre forme di microcriminalità è fonte di insicurezza per i cittadini che devono sottostare a rischi per la propria incolumità fisica o al pagamento richiesto dal parcheggiatore o dal venditore abusivo nel timore di ritorsioni o, ancora, a condizionamenti nell’accesso e fruizione di determinate infrastrutture e spazi pubblici. Il Comune di Bari si impegna, ai sensi dell’art. 9, co. 3, della Legge 18 aprile 2017    n. 48, ad emendare il vigente Regolamento di polizia urbana, prendendo in considerazione aree urbane, già individuate in sede di CPOSP, all’interno delle quali applicare gli artt. 9 e 10 della predetta legge, ovvero l’ordine di allontanamento e il divieto di accesso ad una determinata area. Ciò al fine di prevenire e contrastare i fenomeni della prostituzione, dei parcheggiatori abusivi, dei reati predatori e per combattere l’illegalità diffusa. Le Parti danno atto, ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal comma 3 dell’art.9 del D.L. n.14/2017 convertito, con modificazioni, in Legge n. 48/2017, dei siti e delle aree urbane, di seguito indicate, alle quali si applicano le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo stesso. Le stesse sono state individuate in considerazione della loro ubicazione in ambito urbano e della loro prossimità a immobili e siti sensibili, per la determinazione della quale è da ritenersi adeguata una distanza di 300 metri dai siti da tutelare, così come individuati dall’art.5, comma 2, lett. C) del D.L. n. 14/2017 convertito in Legge n. 48/2017 nonché delle proprie caratteristiche in termini di conformazione dei  luoghi e contesti urbani. I predetti siti e aree urbane di Bari risultano essere:
  • scuole di ogni ordine e grado, pubbliche o private presenti sul territorio cittadino;
  • sedi universitarie presenti in città;
  • biblioteche;
  • pinacoteca C. Giaquinto;
  • musei;
  • chiese ed altri edifici dedicati al culto;
  • monumenti;
  • edifici monumentali e comunque tutelati ai sensi della vigente normativa dei beni culturali;
  • pineta San Francesco, parchi e giardini pubblici;
  • intero litorale cittadino compreso tra la località Santo Spirito (confinante con il Comune di Giovinazzo) e la località Torre a Mare (confinante con il Comune di Mola di Bari);
  • presidi sanitari;
  • aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli nelle giornate in cui sono in programma le attività o gli eventi.
  • Inoltre, al fine del perseguimento delle finalità del presente patto e ai sensi dell’art.5 comma 2 lettera c) della Legge 18 aprile 2017, n. 48 e della Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali repertorio atti n. 531- II(SC).8 del 26 luglio 2019 “Accordo in merito alle linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana, ai sensi dell’art.5, comma 1 del Decreto legge 18 aprile 2017” ed in particolare dell’art.4.1 del relativo allegato denominato “individuazione delle aree da sottoporre a particolare tutela”, le Parti individuano, altresì, le seguenti zone del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado urbano o di deterioramento delle condizioni di fruibilità dettati da comportamenti umani, come di seguito determinate:
  • tutte le aree individuate all’interno dei Municipi I e II il cui perimetro risulta delimitato dalle seguenti vie: Via Cifariello, Via G. Capruzzi, Via Oberdan, Cavalcavia Garibaldi, Via Di Vagno, Piazza Gramsci, Lungomare Nazario Sauro, Piazza Diaz, Largo Giannella, Lungomare di Crollalanza, Piazza IV Novembre, Lungomare Imperatore Augusto, Piazzale Cristoforo Colombo, Corso De Tullio, Corso Vittorio Veneto, Via Brigata Regina, Via Brigata e Divisione Bari, Sottovia Luigi Filippo.
  • le vie perimetrali sono da intendersi comprese tra le aree individuate come meglio evidenziato nella planimetria di seguito riportata. Ferme restando le valutazioni del Prefetto, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i servizi di controllo, tendenti al rafforzamento delle attività di prevenzione e contrasto dei reati, saranno disposti di concerto con le Forze di Polizia, nelle zone urbane individuate nell’allegato elenco, formante parte integrale del presente Patto. L’attività di controllo sarà svolta anche nell’ambito della locazione di alloggi privati, al fine di prevenire fenomeni di elusione ed evasione fiscale, nonché contrastare prostituzione e ogni comportamento illegale.
  • ART. 5 Azioni mirate alla salvaguardia del decoro urbano. Le Parti si impegnano ad attivare proficue sinergie, anche attraverso un continuo scambio informativo, affinché ognuno, per quanto di competenza, si attivi per salvaguardare costantemente il proprio patrimonio immobiliare sito nella Città, nonché per risanare quei luoghi che, per collocazione e stato di degrado ed abbandono, offrano spazio ad attività illecite e/o promiscue e offendano il pubblico decoro. Il Comune di Bari negli ambiti di competenza, si impegna ad attivare programmi specifici di sicurezza per il benessere delle comunità locali, quali ad esempio progetti di illuminazione delle periferie, secondo le indicazioni che emergeranno in sede di CPOSP anche al fine di incidere positivamente sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini. La Regione Puglia si impegna a promuovere ogni iniziativa per il contrasto al fenomeno della devianza minorile, ad organizzare corsi di formazione ed aggiornamenti del personale della Polizia locale nell’ambito della neo-costituita Scuola di Formazione Regionale per le Polizie Locali ed a stanziare  ogni possibile contributo al fine di migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e nell’ambito delle iniziative di promozione del ruolo degli Enti locali nel perseguimento degli obiettivi della legge regionale n. 14 del 28/03/2019.
  • ART. 6 Misure in favore dei giovani e di contrasto al disagio ed alla devianza minorile. Il complesso ambito del cosiddetto disagio giovanile, in cui si innestano fenomeni legati all’abuso di alcol e sostanze psicotrope ed altre condotte di devianza, necessita, nella cornice che accomuna le politiche di sicurezza con le azioni di prevenzione sociale, non soltanto di interventi coordinati di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e ad altre condotte rilevanti sul piano amministrativo, ma anche di azioni sinergiche con le Agenzie educative, i Servizi sociali del territorio, il Dipartimento Dipendenze patologiche dell’ASL Bari, gli Organi Giudiziari competenti ricorrendo anche alla collaborazione degli operatori economici del mondo delle discoteche e dei locali notturni e del mondo associativo e sportivo, al fine di promuovere una efficace sensibilizzazione e vigilanza. Le Parti, quindi, si impegnano a raccordarsi con i citati organismi e a promuovere interventi formativi in ambito educativo al fine di sostenere il ruolo proattivo delle scuole nella promozione della cittadinanza attiva e della cultura della legalità, sollecitando la partecipazione degli studenti e sostenendo l’adesione a specifici -progetti di prevenzione della devianza.
  • ART. 7 Misure di semplificazione connesse al riconoscimento di zona a burocrazia zero. Il Comune di Bari si impegna nell’attuazione della zona a burocrazia zero, e della semplificazione in un’ottica di sviluppo del territorio in un contesto di legalità, agevolando la diffusione di buone prassi, di semplificazione e la condivisione di una cultura amministrativa ispirata ai principi di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza, nonchè a quello di divieto di ingiustificato aggravio del procedimento sancito dall’art. 1 della L. 7 agosto 1990, n.241.
  • ART. 8 Cabina di regia Con provvedimento del Prefetto di Bari sarà costituita una Cabina di regia, deputata ad un costante monitoraggio congiunto dei risultati conseguiti – come espressamente previsto dalle “Linee Guida per l’attuazione della sicurezza urbana” – al fine di verificare, attraverso indicatori oggettivi, i risultati raggiunti e le evoluzioni prodottesi per effetto delle azioni intraprese ovvero delle cause che possano avere determinato il mancato raggiungimento degli obiettivi, mettendo in atto opportuni meccanismi di rimodulazione delle misure disposte. La Cabina di regia, coordinata da un delegato del Prefetto, si riunirà periodicamente e sarà composta dai rappresentanti delle Forze di Polizia, della Regione, dal Comandante della Polizia Locale di Bari. Alle riunioni della Cabina di regia potranno essere chiamati a partecipare, in caso di necessità, rappresentanti di altri Enti o Istituzioni competenti in relazione al tema trattato.
  • ART. 9 Diffusione del Protocollo e atti conseguenziali Le parti concordano sulla necessità di una ampia divulgazione del presente Patto e delle attività oggetto del medesimo a mezzo di comunicati stampa, di pubblicazione su siti istituzionali, nonché attraverso ogni eventuale ulteriore iniziativa che verrà di concerto individuata. Il Comune di Bari si impegna a trasmettere alle parti firmatarie copia dei provvedimenti amministrativi adottati attinenti il presente patto, ivi incluso il succitato regolamento di cui al precedente art.4.
  • ART. 10 Durata Il presente Patto ha durata di 2 anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e sarà tacitamente rinnovato a scadenza salvo diverse intese tra le parti.
  • ART. 11 Modifiche. Eventuali modifiche e/o integrazioni al presente Patto dovranno essere concordate per iscritto tra le parti, con un successivo eventuale addendum di ampliamento degli impegni assunti.

 

 

 

Alla presenza del Sig. Ministro dell’Interno Prefetto Luciana LAMORGESE

 

p.Il Presidente della Regione Puglia       Il Prefetto di Bari   Il Sindaco del Comune di Bari

           Il Vice Presidente

     Dott. Antonio NUNZIANTE     Dott.ssa Marilisa MAGNO      Ing. Antonio DE CARO

 

_______________________   _____________________       __________________________

 

(Allegato di cui all’art. 4)

 

B A R I

Rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto dei reati

 

L’attività di controllo interessa, altresì, le seguenti aree del capoluogo

 

Bari – San Nicola Borgo Antico, Strada del Carmine/Tancredi, Strada Annunziata, Via Ruggiero II Normanno, 
Quartiere Libertà Nei pressi della Piazza del Redentore, tra Via P.Amedeo/Indipendenza, Via Garruba/Quintino Sella , all’interno del parco comunale di Via Don Bosco, Via Nicolai angolo Via Trevisani 

(ex Manifattura Tabacchi) Giardino Mimmo Bucci sito in Via Generale De Bernardi

Quartiere Murat Nei pressi dei vari locali situati in Corso Vittorio Emanuele, Piazza Umberto, Piazza Garibaldi, Piazza C. Battisti e Stazione Centrale.
Quartiere San Girolamo Nei pressi della chiesa S.Girolamo e tra le aree di edilizia popolare ivi ubicate , Lungomare IX Maggio
Quartiere San Paolo Piazza Europa, Viale delle Regioni, Largo Montessori, Via Candura
Quartiere Santo Spirito Zona del porto vicino ai giardinetti , Piazza San Francesco da Paola 
Quartiere Enziteto – San Pio Intero quartiere 

 

Quartiere Madonnella Piazza Madonnella, Piazza Diaz, Largo Giordano Bruno Via Signorile, Via Dalmazia, aree di edilizia popolare, Via Vallona,Via Tanzi.
Quartieri Carrassi – Poggiofranco Viale della Resistenza/Parco 2 Giugno, Via Martin L. King/ Parco Don Tonino Bello, Via D’orso, Via Montegrappa Mercato di S.Scolastica e nei pressi del Policlinico in Piazza Giulio Cesare.
Quartiere Carbonara Piazza Umberto I e traverse limitrofe, Via Vaccarella(zona mercato coperto), quartiere Santa Rita adiacenze via Rocco Dicillo.
Quartiere Ceglie del Campo Piazza V. Emanuele, Piazza Castello e vie limitrofe, aree di edilizia popolare, parcheggio Via Cascia.
Quartiere San Pasquale Picone Piazzetta San Pasquale con attiguo giardino comunale, Via Nizza, Via Castromediano, Via Dei Mille, Via Trento e Piazzetta D. Cirillo, Strada privata Borrelli
Quartiere Japigia Aree di edilizia popolare di Via Caldarola e Via Caduti dei Partigiani e all’interno del quadrilatero compreso tra le Vie Appulo, Archimede, G.Rocca e G. La Pira, Viale Japigia e Via Peucetia.
Quartiere Loseto Via Zaccaria e aree di edilizia popolare
Quartiere Palese Strade adiacenti Via La Croce