“Ancora una volta abbiamo smascherato il teatrino della vecchia politica che finge di andare incontro agli agricoltori, ma al momento dei fatti si tira puntualmente indietro. Il consigliere Pentassuglia, a parole a favore del nostro emendamento con cui chiedevamo di eliminare dalla legge sui consorzi di bonifica il passaggio della risorsa irrigua dei consorzi ad AqP nel 2019, nel caso non si fosse arrivati al pareggio di bilancio dei Consorzi entro il 2018, si è tirato indietro in aula votando con la sua parte di maggioranza. In questo modo condanniamo gli agricoltori a pagare per i fallimenti della politica e a subire un salasso sul costo dell’acqua”. Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia, firmataria dell’emendamento all’art 14 del DDL “Assestamento e Variazione al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2020 – 2021” con cui si chiedeva di sopprimere il comma 2 dell’art 9 della legge sui consorzi del febbraio 2017.
“Questo è tanto più grave – continua Laricchia – se si pensa che lui stesso ha presentato un proposta di legge in tal senso, approvata in Commissione grazie anche al nostro voto, perchè quando riteniamo giusto un provvedimento andiamo oltre la politica. Sono passati mesi, ma la proposta continua a non arrivare in aula perché sennò la maggioranza si spaccherebbe ancora più di quanto lo sia ora. Evidentemente Pentassuglia in nome dell’associazione politica costituita dopo la proposta di legge ha deciso di non andare contro il suo candidato alle primarie Fabiano Amati, convinto sostenitore del passaggio della parte irrigua ad AqP. La politica evidentemente per lui è più importante del bene dei nostri agricoltori”.