Piano Casa, in Puglia maggioranza si spacca. M5S e FI criticano Emiliano

Lo scorso 4 dicembre 2019 il gruppo regionale del M5S commentava così la sfiducia della maggioranza dei consiglieri regionali presenti in aula riguardo il Piano Casa per la Puglia:Emiliano oggi è stato sfiduciato in aula dalla sua stessa maggioranza, che ha fatto cadere il numero legale, nonostante lui gli avesse chiesto di restare per votare la proroga al piano casa, e nonostante il tentativo del presidente Longo di far tornare in aula il centrosinistra sospendendo in maniera illegittima il Consiglio e cercando di prendere tempo alla ripresa per convincere i consiglieri a rientrare. Dopo l’indegno spettacolo offerto oggi da Emiliano e dal consigliere Amati che, per un mera prova di forza interna, hanno bloccato per ore i lavori del Consiglio, dovrebbero dimettersi tutti perché è chiaro che sono ormai allo sbando. Invece continuano a litigare bloccando provvedimenti urgenti per la Puglia, come il piano casa”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S a margine della seduta del consiglio regionale chiuso durante la votazione sul piano casa per mancanza del numero legale.

Siamo rimasti in aula – continuano – perchè al primo posto per noi vengono i pugliesi. Siamo favorevoli alla proroga del piano casa, ma ci opponiamo fermamente alle innovazioni normative recentemente introdotte finalizzate a consentire, attraverso questo strumento, qualsivoglia trasformazione edilizia. Per questo abbiamo presentato un emendamento che impedisce che l’applicazione del Piano Casa consenta di trasformare gli edifici ricadenti in zone territoriali destinate all’insediamento di impianti industriali, in edifici residenziali. Emendamento che il consigliere Casili aveva già presentato in Commissione ed era stato bocciato senza alcuna motivazione nonostante il parere tecnico degli uffici fosse positivo. Oggi la nuova bocciatura, mentre è stato approvato l’emendamento del consigliere Santorsola avente le stesse finalità. In commissione come in aula ci siamo battuti perché non è possibile sottrarre ai Comuni le funzioni di pianificazione territoriale, lasciando loro tuttavia la possibilità di agire in maniera differente a seconda dell’imprenditore edile coinvolto e portando numerosi privati al contenzioso. Un modo di fare politica che non ci appartiene. Così come riteniamo che l’aula non sia il luogo dove la maggioranza deve lavare i propri panni sporchi. Per quanto appassionanti e divertenti le liti tra loro, quando vogliamo assistere a uno spettacolo, preferiamo il cinema o il teatro” – concludono dal M5S. Piano Casa, Campo e Lacarra (centrosinistra): “Auspicabile una rapida ricomposizione delle posizioni in Consiglio regionale”:

“Il Piano casa rappresenta uno strumento importante per garantire interventi edilizi sul costruito che consentano a nevralgici settori dell’economia regionale di avere un impulso in un momento di difficoltà. Tuttavia, non si può sottrarre ai Comuni la piena potestà sulla disciplina e la governance del territorio che sono elementi essenziali per la pianificazione urbanistica. Auspichiamo, pertanto, una rapida ricomposizione delle posizioni in campo per non offrire spazi a un’opposizione che non aspetta altro che piccoli incidenti di percorso per sbandierare lacerazione che altro non sono che pluralità dialettica del tutto normale in questioni strategiche”. PIANO CASA, NINO MARMO (FI): “LA VISIONE URBANISTICA DI EMILIANO? SOGNA QUARTIERI “GHETTO” E ZONE INDUSTRIALI DESERTE”:

“Emiliano non si permetta mai più di dire all’opposizione in aula cosa deve fare, così come non si può permettere di arrivare puntualmente impreparato alle sedute del Consiglio con una maggioranza che implode ogni volta, bloccando i lavori dell’assise a danno dei cittadini che attendono risposte. Il Piano Casa fu introdotto dal governo Berlusconi  nel 2009 e noi ne rivendichiamo il merito. La proposta di proroga regionale, invece, porta la firma di due colleghi della maggioranza: Amati e Pentassuglia. Un testo depositato ad agosto scorso, ovvero mesi fa, ed il centrosinistra ha avuto parecchio tempo per confrontarsi e per cercare di costruire una visione urbanistica unitaria. Oggi, prendiamo atto che questi mesi siano scivolati inutilmente senza alcun dialogo costruttivo da parte della maggioranza, tanto da scatenare le solite divisioni che frenano la produttività del Consiglio regionale. Prendiamo atto anche della visione di Emiliano, che guarda al modello urbanistico del 1800, quello dove ci sono zone industriali che si “accendono” solo durante l’orario di attività degli opifici e che poi diventano deserti per il resto del tempo. Un modello che è stato applicato e utilizzato per realizzare dei quartieri “ghetto” nelle nostre città (come il San Paolo a Bari e il San Valentino ad Andria, ma la lista è lunga). Questa è la visione di Emiliano ed è, chiaramente, diametralmente opposta alla nostra. Anche oggi, tuttavia, per non perdere l’abitudine, il Consiglio si è sciolto per mancanza del numero legale… come ormai è prassi assoluta, in una delle legislature più sciatte e improduttive della storia della Regione” – conclude Marmo. Pianocasa. Casili (M5S): “Siamo rimasti responsabilmente in aula per votarlo. La maggioranza pensa a litigare e blocca la Puglia”

Siamo rimasti responsabilmente in aula ieri per votare il Piano Casa, nonostante potessimo approfittare della crisi della maggioranza per far cadere il numero legale, perché sappiamo quanto questo provvedimento sia importante per il comparto edilizio. Abbiamo anche votato l’emendamento del consigliere Santorsola, nonostante il mio, con le stesse finalità, fosse stato bocciato poco prima, perché quello che ci interessa è ciò che è meglio per i pugliesi, al di là dell’appartenenza politica. Quanto accaduto in aula è grave perché per battaglie interne al centrosinistra si sta bloccando la Puglia, mettendo in crisi diverse imprese. Auspichiamo che il disegno di legge torni presto in aula per proseguire con la votazione”, lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili dopo la seduta del consiglio regionale chiusa ieri durante la votazione sul piano casa per mancanza del numero legale.   “Siamo favorevoli – continua il pentastellato – alla proroga del piano casa, ma occorre tuttavia eliminare le storture e innovazioni che sono state introdotte nel quadro normativo sia nel 2016 sia nel 2019 su emendamenti proposti dal consigliere Amati per consentire dubbie trasformazioni edilizie. Per  questo ci siamo battuti per l’abrogazione della parte normativa che consente di trasformare gli opifici ricadenti in zone territoriali destinate all’insediamento di impianti industriali in edifici residenziali. Lo ripetiamo ancora una volta: non è possibile sottrarre ai Comuni le funzioni di pianificazione territoriale e  lasciare tutto alla discrezionalità del singolo cittadino o imprenditore coinvolto. Il M5S è favorevole a tutte le misure che consentono di ridurre il consumo di suolo e che quindi incentivano la ristrutturazione dell’esistente, anche in ampliamento, a fronte dell’edificazione ex novo in aree libere. Ciò che non è davvero ipotizzabile è il consentire, come gli interventi normativi inseriti da Amati nella legge sul piano casa fanno, l’edificazione di immobili residenziali in zona destinata agli insediamenti produttivi, e ciò perché così facendo si pone nel nulla la scelta pianificatoria comunale e si altera la visione programmatoria del territorio posta a base di detta scelta. Peraltro non è la prima occasione in cui il M5S si oppone a modifiche all’attuale normativa urbanistica che finiscono per alterare l’assetto del territorio e del paesaggio. Il riferimento è all’emendamento voluto da Amati ed approvato in aula in fase di assestamento di bilancio con il solo nostro voto contrario che, intervenendo sulla legge sul turismo rurale, consente la realizzazione di interventi di ampliamento anche in assenza della previa approvazione regionale così come consente detti interventi nella fascia costiera individuata dal PPRT indipendentemente da ogni valutazione di compatibilità paesaggistica. In aula avremmo continuato a far sentire le nostre ragioni, ma restando seduti tra i banchi per proseguire con l’esame del provvedimento perché ne riconosciamo l’importanza. A differenza del consigliere Amati,  che parla di importanza del ‘piatto a tavola’ ma poi quella stessa tavola decide di abbandonarla e di Emiliano che ormai pur di affermare il suo potere non dialoga neanche con i suoi per riuscire a far votare una legge così importante. Si è voluto irresponsabilmente stravolgere il piano per scopi personali, causando la discussione che ha prodotto la vergognosa assenza del numero legale da coloro che a parole dicono di voler tutelare gli interessi del settore edile, che sappiamo essere in crisi, ma nei fatti lo hanno affossato per la lotta politica” – conclude. Il link al video integrale della seduta di consiglio regionale del 4 dicembre 2019:

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