Inaugurato a Taranto il Centro Diurno “Amida”, un supporto utile a ragazzi e famiglie

«I centri diurni come Amida sono una figura di supporto per tutte le istituzioni a partire dalla famiglia». Lo ha detto il procuratore della Repubblica per i minorenni di Taranto, Pina Montanaro, in occasione dell’inaugurazione del centro diurno Amida, gestito dalla cooperativa Lysithea, che ha aperto le porte al numero 63 di via Speziale. Il magistrato dopo la visita ai locali ha aggiunto che «la struttura, oltre a essere bellissima, luminosissima, colorata, prevede una serie di laboratori e attività concrete fattive che aiutano molto anche nel percorso educativo dei ragazzi». Per il giudice Montanaro, insomma, «più delle parole i fatti» e il centro diurno «come possibilità di collocamento di minori non a regime residenziale è una grossa risorsa, che è necessario incrementare nel territorio».

All’evento ha partecipato anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Taranto ha sottolineato come «il centro si trovi in una zona dislocata diversamente del resto delle altre zone del quartiere, in cui un centro come questo può essere di grande aiuto alle famiglie».
Il nome del centro, gestito dalla cooperativa Lysithea, è già una storia: quella di Amida, il Buddha della luce che possiede infiniti meriti in virtù delle numerose buone azioni compiute durante le sue innumerevoli vite. Insomma la luce che vince sull’oscurità come quella che il centro intende diffondere attraverso una serie di percorsi per minori. “AMIDA” è infatti un servizio ad alta intensità educativa che vuole proprio riportare alla luce minori tra i 6 e i 18 anni, italiani e stranieri, con difficoltà scolastiche e socioculturali, che siano residenti a Taranto. Per ciascun minore verranno realizzati interventi specifici a seguito di un Piano Educativo Individualizzato elaborato dalla equipe psicopedagogica: saranno offerti servizi di cura e sostegno psicologico dei minori nonché nel supporto scolastico, nell’accompagnamento e nell’orientamento, nel percorso di crescita affinché sia sereno e armonioso. Un supporto al minore che prenderà vita anche attraverso attività sportive, musicali, ricreative e culturali: musicoterapia e danzaterapia, l’orticultura e l’apprendimento di uno strumento musicale. «Noi crediamo – ha commentato Carmen Mignini, presidente di Lysithea – che educare un minore oggi, supportarne la famiglia, voglia dire crescere un adolescente, un adulto lontano dalla criminalità. Educare un minore oggi vuol dire aiutare la comunità».

Una sfida avvincente, insomma, che il personale del centro Amida è pronto a cogliere. «Vogliamo aiutare i minori – ha evidenziato Lucia Contursi, responsabile del centro – ad abbattere qualsiasi barriera, consentendo loro di esprimere facilmente le emozioni. Lo faremo attraverso la Danzaterapia e la musicoterapia, ma anche con l’Orticultura che affonda le sue radici negli insegnamenti di Maria Montessori, secondo la quale far vivere l’esperienza dell’orto ha la valenza della metafora dello sviluppo e dell’arricchimento».
A tutto questo, Amida aggiunge anche un’attività di sostegno per la famiglia, caratterizzato dalla gestione dei rapporti familiari e della rete sociale di supporto: Amida, infatti, offrirà uno sportello di sostegno alla famiglia del minore che consiste in percorsi di “counseling” (relazione di aiuto professionale), individualizzati e di gruppo per restituire al minore uno stato di benessere in favore di tutto il nucleo del minore.

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