Ambulanti pugliesi pagano le tasse, gli abusivi no – video

Da Roma passando per la Puglia, i venditori ambulanti si chiedono del perché loro sono costretti a pagare tasse di occupazione e tutta una serie di tasse e tributi che finiscono nelle casse dello Stato mentre, contemporaneamente, sia nella Capitale che nelle province pugliesi, si registra il preoccupante fenomeno dell’abusivismo commerciale:

Ed anche oggi a Barletta abbiamo assistito al triste spettacolo dell'illegalità. Il registratore telematico…Il Pos…La lotteria degli scontrini…L' Mur….vust!!!

Pubblicato da Antonio Misuriello su Sabato 4 gennaio 2020

La Puglia, terra dell’accoglienza cui maggioranza dei cittadini è a favore di un multiculturalismo e per sua natura contraria ad ogni forma di discriminazione, invece di essere premiata per la sua determinazione, viene quotidianamente umiliata davanti a simili episodi. Episodi che riguardano venditori abusivi che spesso vendono merce contraffatta, senza certificazione e senza emettere alcun tipo di scontrino. Il tutto avviene durante un periodo di austerità, dove lo Stato, su indicazione dell’Unione Europea chiede ai cittadini di adeguarsi con scontrini elettronici e regole che disincentivano l’uso del contante per migliorare la macchina dei controlli, contro ogni forma di evasione fiscale. Non sarebbe opportuno che anche chi vuole aprire una nuova attività commerciale qui da noi possa essere incentivato ad aprire un’attività in piena regola a tutela dello Stato ed al contempo nel rispetto dei lavoratori che pagano quotidianamente tasse e tributi? E poi? E poi niente…poi ci sono gli abusivi:

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