“Apprendiamo con amarezza e profondo cordoglio che in un incidente sul lavoro ha perso la propria vita un lavoratore edile, un padre di famiglia che per una manciata di euro al giorno ha visto sacrificata la propria esistenza. Non è la prima volta e vorremmo che sia davvero l’ultima. Da anni denunciamo e collaboriamo, con fattivi e positivi riscontri, con tutti gli organi ispettivi, in particolare con l’Ispettorato del Lavoro e l’Inail che pubblicamente ringraziamo, ma tutto ciò purtroppo non basta fino a quando non vi sarà la piena e partecipe collaborazione di tutta la cittadinanza. Chiediamo ai lavoratori ed in particolare anche agli imprenditori di voltare pagina definitivamente. Non è più accettabile far lavorare in nero e meno che mai scegliere di lavorare in nero e godere di prestazioni a sostegno del reddito e rischiare la propria vita inutilmente. Chiediamo agli imprenditori tutti, non solo dell’edilizia, di farla finita con le assunzioni fittizie fatte proprio nel giorno dell’ispezione. Basta alle assunzioni part time per eludere la contribuzione previdenziale e per risparmiare sulla pelle dei lavoratori. Da anni questa città reclama legalità e rispetto delle regole e se non garantiremo finalmente lavoro nel pieno rispetto delle leggi è evidente che non potremo aspettarci per il futuro che il perseverare di illegalità e delinquenza. Invitiamo quindi tutti i lavoratori ma anche gli imprenditori onesti a ribellarsi a questa grave situazione e denunciare presso il nostro sindacato e presso tutti gli uffici preposti ogni abuso, ogni irregolarità prima che sia di nuovo troppo tardi!” questo è il comunicato che la UIL di Vieste ha diffuso in seguito alla morte del 55enne operaio morto a Vieste venerdì scorso 10 gennaio.
L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata in un cantiere edile in una struttura alberghiera di Vieste. L’operaio, Francesco Lapacciana, è stato colpito alla testa da un tubolare di ferro staccatosi da un’altezza importante dal montacarichi utilizzato per il trasporto del materiale. L’uomo, dopo l’incidente è stato trasportato con l’elisoccorso presso l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Qui è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma non è stato sufficiente, Lapacciana è morto in serata. A piangere la morte del’operaio, la moglie e il figlio. Intanto il cantiere è stato posto sotto sequestro. Sul luogo i Carabinieri che dovranno indagare sulla dinamica del tragico incidente.
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