Azioni violente durante la partita Lecce- Inter: schiaffi, pugni, minacce e persino una donna ferita. Arrestati gli aggressori

Sono accusati di lesioni aggravate, tentata rapina, rapina e reato continuato, in concorso tra loro e con altri in fase di identificazione; si tratta di C.A., di anni 51, V.S., di anni 29, entrambi di Copertino (LE) ed S.E., di anni 20, di Campi Salentina (LE), tutti tifosi del Lecce, individuati dalla locale DIGOS ed identificati quali autori delle azioni violente avvenute in Curva Sud, lo scorso 19 gennaio, presso lo stadio comunale “E. Giardiniero” di Lecce, nel corso dell’incontro di calcio Lecce-Inter. Nella medesima circostanza, C.A. è stato, inoltre, deferito all’A.G. anche per il reato di accensioni pericolose.

Nei fatti, nel corso della gara, poco dopo il gol segnato dai nerazzurri, che ha portato il risultato sullo 0-1, in Curva Sud, nella zona adiacente al Settore Ospiti, diverse decine di tifosi dell’Inter hanno esultato. La circostanza ha scatenato la reazione dei tifosi di casa e, in particolare, dei tre denunciati che spostandosi dai posti assegnati hanno raggiunto gli ospiti e cercato un “contatto”.

La loro azione si è subito palesata con cinica violenza e, nel tentativo di impedire l’esultanza degli interisti e l’esposizione dei vessilli con i colori della loro squadra, non hanno lesinato di sferrare pugni e schiaffi a chiunque, colpendo a caso alcune persone, senza distinzione di sesso ed età, alla presenza e soprattutto verso minori. A farne le spese, una quarantenne della provincia di Brindisi, allo stadio insieme al compagno ed ai loro figli per godersi una tranquilla giornata di sport, che a seguito dell’aggressione ha riportato un “trauma contusivo della regione nucale e del rachide cervicale con algie irradiate nell’arto superiore sinistro”, dimessa dal nosocomio “Perrino” di Brindisi, cui si è rivolta per le cure mediche, con una prognosi di gg.10 s.c.

Più fortunato un giovanissimo tifoso, minorenne, venuto con il padre da una provincia vicina, alla sua prima volta allo stadio per seguire la partita della squadra del cuore in un campo di serie A; il ragazzo, per difendere la propria sciarpa, con i colori sociali dell’Inter, a causa delle spinte ricevute dal suo aggressore, è caduto in avanti, sui gradoni di cemento, saltando completamente un’intera fila di posti, senza fortunatamente riportare gravi danni . Successivamente i tre, continuando nella loro azione violenta, si son diretti verso un altro uomo, anche lui con indosso una sciarpa dell’Inter che, dopo essere stato afferrato dal giubbotto e colpito con un pugno allo zigomo sinistro, è stato privato del vessillo neroazzurro, sfilatogli dal collo. La sciarpa, in seguito, è stata data alle fiamme da C.A. che l’ha sventolata sopra le teste degli spettatori sotto di lui, esibendola come “trofeo” all’indirizzo del settore ospiti.

Gli investigatori della DIGOS sono giunti all’identificazione dei tre uomini dopo una serrata ed attenta attività d’indagine che gli ha permesso di entrare in possesso, anche, di filmati amatoriali pubblicati in Rete e circolati sui diversi canali social delle tifoserie, accuratamente analizzati dai poliziotti che hanno individuato i responsabili, poi riconosciuti anche dalle persone aggredite. Per tutti loro è stata avviata la procedura per l’irrogazione del DASPO e delle previste sanzioni amministrative aggiuntive, anche in virtù delle violazioni al regolamento d’impianto. Le indagini, intanto, proseguono, in attesa dei riscontri per l’identificazione di altri soggetti che, come è stato visto nei filmati, sono facenti parte del gruppo di facinorosi.

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