Nuovi contagi alla Camera, parlamentare pugliese M5S “da due mesi chiediamo voto digitale a distanza”

“Ennesima emergenza contagio alla Camera dei Deputati. Chiedo da 2 mesi di avere coraggio e di ammettere il voto digitale a distanza. La Camera continua a lavorare a ritmi blandi e in condizioni di grave rischio, non solo per i parlamentari ma anche per le dipendenti e i dipendenti. Nonché per le rispettive famiglie. Questo perché in due mesi di emergenza sanitaria globale non sono state immaginate soluzioni nuove, agili, moderne, emergenziali, efficaci, rigorose che permettano al Parlamento di lavorare nella pienezza delle proprie funzioni e in sicurezza” – così il parlamentare pugliese Paolo Lattanzio che, attraverso un post diffuso su Facebook, ha proseguito:

“La sicurezza che chiediamo non è tanto per noi, quanto per l’istituzione che rappresentiamo: un Parlamento con 100 contagiati e 200 in quarantena, si blocca definitivamente. Non è difficile capirlo. E nessuno vuole un blocco della principale istituzione democratica del Paese. Ancora, il Parlamento sta lavorando con una specie di accordo fra gruppi (già saltato) che non ha nulla di formale né di costituzionale e che prevede un auto-contingentamento nei numeri. Capite da voi come, in questo modo, si limitino de facto le prerogative dei parlamentari, e quindi le voci dei cittadini e delle cittadine che devono entrare in quelle stanze e nelle decisioni politiche. Con altri colleghi abbiamo scritto al Presidente della Camera pochi giorni addietro, denunciando la situazione e chiedendo immediati interventi che permettano al Parlamento di lavorare a pieno regime e in sicurezza, in una fase in cui chiediamo al Paese distanziamento sociale dobbiamo avere la capacità di formulare noi per primi protocolli di sicurezza che non facciano del Parlamento il nuovo focolaio Covid. Questa la nostra posizione, con 67 firme di deputate e deputati” – ha aggiunto Lattanzio che ha poi concluso:

“Ieri poi si scopre di ulteriori casi di contagio e quarantena, come volevasi dimostrare, viste le misure di prevenzione insufficienti e distanziamento sociale nullo nelle ultime sedute. Quanto ancora si vuole aspettare prima di intervenire e di capire che siamo nel 2020 e la tecnologia può entrare anche nel rigoroso protocollo della Camera dei Deputati?
Ma soprattutto non capisco perché il Movimento 5 Stelle che da sempre è un sostenitore della democrazia digitale non si schieri fortemente e in maniera compatta in questa direzione, in conferenza dei capigruppo e pubblicamente, lasciando a pochi deputati come il sottoscritto e il Presidente Brescia la battaglia per un Parlamento agile che utilizzi anche il voto online” – ha concluso il deputato pugliese. Il post:

Ennesima emergenza contagio alla Camera dei Deputati.Chiedo da 2 mesi di avere coraggio e di ammettere il voto digitale…

Pubblicato da Paolo Lattanzio su Mercoledì 29 aprile 2020

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