Puglia: il settore della cinofilia sollecita il Presidente Emiliano per una ripresa delle attività

LECCE – a seguito dell’ultimo D.P.C.M. del 26 u.s. nonché dell’Ordinanza Regionale 2014/2020 emanata in data odierna, Marco SCIALPI, in qualità di Presidente della SCUOLA CINOFILA ITALIANA SOCCORSO ACQUATICO E RICERCA nonché responsabile per l’Italia meridionale del Settore Cinofilia di AICS – riconosciuta dal CONI quale Ente Nazionale di Promozione Sportiva; riconosciuta inoltre dal Ministero dell’Interno quale Ente con finalità assistenziali, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale Associazione di Promozione Sociale, dal Ministero della Solidarietà Sociale per l’attività a favore degli immigrati e dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri quale organizzazione di volontariato – ha inoltrato un formale appello al Presidente della Regione Puglia, Dott. Michele EMILIANO, al fine di richiamare la Sua attenzione anche sul settore della cinofilia, finora dimenticato con particolare riferimento al fatto che l’attività di educazione e istruzione, svolge una funzione di servizio alle famiglie che possiedono un cane. Ritenendo che la riapertura dei Centri Cinofili e la ripresa delle attività di addestramento con finalità sportive, di educazione e rieducazione possa avere risvolti positivi sia sui professionisti interessati, privati dei loro minimi introiti da quasi due mesi, e in particolar modo sulle famiglie.

Tutto il settore della cinofilia, specificatamente alle attività degli Educatori e Istruttori cinofili, sia a livello regionale sia nazionale, ha fin’ora accolto tutte le misure di sospensione delle attività. Tuttavia, con l’approssimarsi della fase 2, si auspicava che il Governo nazionale, sulla base di numerose richieste inoltrate dalle varie Associazioni e gruppi di Associazioni di categoria, potesse considerare la ripresa delle attività anche per il settore in questione, cosa che con rammarico per l’intero settore purtroppo non è avvenuta.

Nella lettera inoltrata, per conoscenza anche al Presidente del Consiglio Avv. Giuseppe CONTE e al Ministro dello Sport, Vincenzo SPADAFORA,  il presidente Marco SCIALPI evidenzia che all’interno del settore della cinofilia operano Associazioni e quindi Istruttori cinofili con finalità anche sociali, impegnati nella preparazione di cani per la Pet Therapy, cani d’assistenza ai diversamente abili, cani da ricerca su macerie e in superficie e non ultimo i cani da salvataggio in mare, come nel caso della stessa SCISAR, Organizzazione dedita, a livello nazionale, alla preparazione delle Unità Cinofile da Salvataggio e che, durante l’estate, a seguito di un accordo con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, mette a disposizione (in regime di volontariato) le proprie Unità Cinofile che al fianco dei militari della Guardia Costiera, pattugliano i litorali a bordo delle Motovedette per la salvaguardia della vita umana in mare.

E’ quindi evidente che non potendo procedere con le consuete sessioni addestrative, tutte queste attività sono in forte sofferenza e fortemente a rischio. Oltre quanto testé riportato, considerando che oltre il 60% delle famiglie possiede almeno un cane, le Associazioni cinofile ricevono quotidianamente richieste da parte di cittadini che segnalano situazioni su cui ritardare interventi di educazione e/o rieducazione potrebbero causare dei seri problemi di convivenza tra cani e le rispettive famiglie, come già avvenuto raccontati nei recenti fatti di cronaca, vedi ad esempio il caso occorso nel Salento a Tricase (Le) ove un piccolo bambino di appena 8 mesi, azzannato dal cane di famiglia, ha perso la vita o quello del bambino di San Donato (Le) gravemente ferito dal morso del cane di famiglia oltre a tutti gli altri occorsi a livello nazionale.

Per una più oculata valutazione della proposta di riapertura dei Centri Cinofili, è stato sottolineato che:

  • I percorsi di rieducazione comportamentale su cani adulti che presentano problematiche comportamentali (compresi cani provenienti da canili, sequestri casi di maltrattamento e/o altre situazioni particolari) che al momento sono sospesi, hanno necessità di riprendere al più presto affinché risultino efficaci;
  • L’addestratore/educatore cinofilo agevola e coadiuva le adozioni dei cani dai canili, supportando le famiglie adottanti nella gestione del nuovo arrivato e nella creazione di un corretto rapporto uomo-cane.
  • I cuccioli nati e acquistati/adottati in questo periodo di emergenza, non hanno avuto la possibilità di socializzare con i conspecifici, con le persone e con l’ambiente oltre che di non ricevere, nella maggior parte dei casi la corretta educazione necessaria per una corretta convivenza con la famiglia. Tali esperienze risultano essere fondamentali per un corretto sviluppo del cane e si delinea quindi la necessità urgente d’intervenire tempestivamente per sopperire a tali mancanze.
  • Le attività addestrative di tutti quei binomi (uomo-cane) per le varie finalità sociali, sopra menzionate, sono da considerarsi urgenti pena la perdita dell’efficacia utile al futuro proseguo delle attività per cui sono designati, rendendo vani gli sforzi fin’ora svolti dai volontari.

Per quanto concerne gli aspetti legati al rischio per la salute pubblica, derivanti dall’esercizio delle attività fin qui esposte, si può inoltre tener presente che: le attività di addestramento (sportivo e professionale), educazione e istruzione cinofila possono essere svolte presso Centri Cinofili dotati di ampi spazi appositamente attrezzati ed esclusivamente all’aperto; le sessioni di attività possono essere condotte in forma individuale (una persona, un cane oltre all’Istruttore/Educatore) o comunque garantendo ampiamente le distanze minime di sicurezza e nel massimo rispetto di tutte le prescrizioni per la prevenzione del contagio, ivi compreso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale quali guanti e mascherine. Le lezioni possono e devono, anche per ragioni organizzative, essere concordate dietro appuntamento telefonico (come già avveniva in periodi di normalità).

Infine, Marco SCIALPI fa presente al Presidente Michele Emiliano che altre Regioni, come ad esempio la Regione Liguria nell’Ordinanza n° 22/2020 del 26 aprile, abbiano autorizzato lo svolgimento di “allenamento e addestramento di cani in aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente, e comunque in totale sicurezza”.

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