Cura al plasma grazie ad un medico pugliese con un costo contenuto per la sanità – video

Mentre il mondo sta discutendo sulla prevenzione mediante un possibile vaccino (è notizia di poche ore fa quello dello stanziamento di Conte di 140 milioni di euro a favore della ricerca internazionale per lo sviluppo di un vaccino), in Puglia si parla di cura al plasma: la tecnica, già utilizzata, ha un costo molto contenuto e, riportano fonti giornalistiche telematiche, grazie ad un medico di origini salentine a Mantova ha già permesso la guarigione di 80 pazienti:

la tecnica, rendeva noto anche RaiNews, consiste in alcune infusioni. C’è un donatore e ci sono dei pazienti che lo ricevono. In particolare la parte più liquida del nostro sangue è composta da acqua, proteine, nutrienti, ormoni, quindi senza elementi corpuscolati (ossia globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), ma soprattutto c’è una quota di anticorpi che si sono formati dopo la battaglia vinta contro il virus: i cosiddetti anticorpi neutralizzanti, che si legano all’agente patogeno e lo marcano. L’unico svantaggio, che sembra non essere insormontabile secondo gli esperti, è la virtuale impossibilità di standardizzare il plasma, considerando la variabilità da donatore a donatore. Anche in Puglia la tecnica è oggetto di interesse a livello internazionale, come ricorda questo servizio giornalistico televisivo:

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