“In Puglia impossibile prenotare visite mediche ed esami clinici” – la denuncia del M5S

Sanità. M5S: “Gravi criticità segnalate nella prenotazione delle visite mediche e per la normale ripresa delle attività sanitarie”:

“Riceviamo quotidianamente segnalazioni di cittadini disperati per l’impossibilità di effettuare prenotazioni per prestazioni sanitarie come esami del sangue o visite specialistiche, sia attraverso il call center che ai Cup delle Asl provinciali. Una situazione che coinvolge le Asl di tutta la regione, dove si registrano lunghissime liste d’attesa a causa della sospensione delle prestazioni nei mesi di emergenza causata dal Covid-19 e che naturalmente ricade sui cittadini che non vedono garantito il loro diritto di effettuare una visita con il Sistema Sanitario Nazionale e spesso sono costretti a rivolgersi ai privati o all’intramoenia”. È la denuncia dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che hanno depositato una richiesta urgente di audizione del Direttore del Dipartimento Salute e Benessere dott. Vito Montanaro e del presidente/ assessore alla Sanità Emiliano per conoscere le azioni che la Regione intende attuare per consentire l’effettiva ripresa ordinaria di tutte le attività sanitarie compresa la specialistica ambulatoriale e garantire così il diritto alla salute dei cittadini, nonché approfondire le cause delle criticità ad oggi segnalate:

Il Dipartimento Regionale della Salute con circolare del 2 maggio ha dettato le disposizioni per la ripresa dell’ “Attività di specialistica ambulatoriale istituzionale, accreditata ed autorizzata” indicando l’utilizzo prioritario del call center e della modalità telematica per la prenotazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Nella circolare, inoltre, si incentiva l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico e la riattivazione degli sportelli fisici per la prenotazione ed il pagamento del ticket nel rispetto delle misure organizzative per evitare il sovraffollamento nelle aree. Si prevede poi la possibilità di erogare le prestazioni anche in orario serale e prefestivo e di attribuire una priorità ai pazienti che non hanno potuto effettuare la prestazione prevista nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19.

“È passato più di un mese dalla riattivazione delle attività sanitarie – spiegano i consiglieri – ma i disservizi per i cittadini sono all’ordine del giorno. Molte Asl non hanno ancora provveduto alla riapertura degli sportelli fisici per la prenotazione e a questo va aggiunto il recupero delle visite sospese durante la fase emergenziale, che genera sostanzialmente l’impossibilità di effettuare nuove prenotazioni. Inoltre, da quanto ci segnalano, i Cup sono pressoché irraggiungibili al telefono e il canale di prenotazione online non è purtroppo accessibile a tutti gli utenti, basti pensare ai pazienti anziani non avvezzi all’uso del computer, nè utilizzabile per le prenotazioni di tutte le prestazioni. In tanti ci hanno scritto per segnalare, ad esempio che alla Asl di Bari sia di fatto preclusa la possibilità di prenotare le prime visite e ci siano attese infinite per prenotare per via telefonica. Purtroppo, neanche le urgenze riescono sempre ad ottenere un canale utile per la prenotazione, tanto che alla Asl di Lecce una visita endocrinologica con l’urgenza è stata fissata dopo 110 giorni. Una situazione molto grave causata anche da un acclarato sottodimensionamento degli organici, con la conseguenza che il personale è chiamato a effettuare turni massacranti, e aggravata dalla mancata finalizzazione dei concorsi già banditi, visite e assistenza domiciliare negate, ritardi nell’assistenza protesica, difficoltà di riavvio delle attività riabilitative e dei centri diurni, oltre che le criticità nell’effettuazione dei ricoveri nelle strutture ospedaliere. Ulteriori criticità si registrano anche per la prevenzione oncologica, vaccinale, attività medico-legali e di medicina dello sport, con riferimento alle quali avrebbe dovuto essere garantito il recupero delle prestazioni non erogate e delle attività non svolte anche mediante erogazione di prestazioni in orario serale e prefestivo, sedute aggiuntive e prestazioni extra nonché con l’utilizzo della televisita. Il rischio è che si passi da una situazione di emergenza ad un’altra” – concludono i pentastellati pugliesi.

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