Puglia: due Carabinieri fornivano informazioni a criminali, arrestati due militari a Giovinazzo

Nella mattinata odierna, nel comune di Giovinazzo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica dello stesso Capoluogo:

Destinatari dei provvedimenti sono, rispettivamente, un esponente di spicco dell’articolazione locale del c.d. “Clan DI COSOLA”, un commerciante e 2 graduati dell’Arma dei Carabinieri in servizio alla Stazione CC di Giovinazzo. I destinatari del provvedimento rispondono, a vario titolo, del delitto di partecipazione, organizzazione e concorso esterno in associazione mafiosa poiché, taluni in qualità di promotori, gli altri in quella di concorrenti esterni, fornivano un contributo all’associazione di tipo mafioso denominata ‘Clan DI COSOLA’:

In particolare, i due militari sono anche ritenuti responsabili, in concorso, di corruzione in atti giudiziari e rivelazione del segreto d’ufficio. Precisamente, gli stessi, in più occasioni, avrebbero ricevuto denaro ed altre utilità per omettere o ritardare atti del proprio ufficio e per compiere atti contrari ai doveri di ufficio, al fine di agevolare taluni appartenenti all’articolazione locale del Clan DI COSOLA. A sua volta, l’esponente locale del suddetto sodalizio mafioso, per il tramite del commerciante, avrebbe indotto i due carabinieri a rivelare informazioni relative ad operazioni di Polizia Giudiziaria, in taluni casi in merito alle indagini in corso; a fornire dettagli sui turni di servizio dei colleghi della Stazione e sugli orari in cui sarebbero avvenuti i controlli nei confronti degli affiliati sottoposti a misure coercitive, nonché a consegnare, in tre distinte occasioni, documenti informatici e cartacei contenenti registrazioni e verbali di dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia. I provvedimenti cautelari scaturiscono da un’attività condotta in piena sinergia tra l’Arma dei Carabinieri e la Procura di Bari. La complessa indagine è stata delegata ed eseguita dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari,  con il costante coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

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