E’ in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione da parte di circa 150 unità della Polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, tesa a sgominare la banda che il giorno 8 gennaio 2018 assaltò un furgone blindato portavalori della Cosmopol sulla superstrada Lecce-Brindisi.
Quella mattina, un commando di oltre 10 persone, armato di fucili mitragliatori kalashnikov, esplosero diversi colpi contro le gomme e il parabrezza del mezzo portavalori, ferendo di striscio un vigilante. Il traffico fu bloccato con dei chiodi a quattro punte che i malviventi avevano sparso sull’asfalto e gli automobilisti minacciati e costretti a mettere le auto di traverso. Ma i rapinatori dovettero fuggire perchè non riuscirono nella loro impresa. La polizia recuperò un furgone bianco e quattro auto abbandonati dai rapinatori, utili per le indagini. I particolari saranno resi noti nel corso della giornata.
AGGIORNAMENTO E VIDEO: L’operazione “long vehicle” della Squadra Mobile di Brindisi è a conclusione di un’indagine per una rapina ad un furgone portavalori, commesso a Brindisi il 18 gennaio del 2018. Le indagini coordinate dallo Sco (Servizio centrale operativo) hanno condotto gli investigatori ad identificare 8 persone che, questa mattina, sono finite in manette. La mattina della rapina sulla strada statale Lecce- Brindisi il furgone blindato portavalori Cosmpol che trasportava denaro e valori per circa mezzo milione di euro, veniva preso d’assaltato da un commando armato, composto da almeno 10 persone.
Il gruppo dopo aver raggiunto il luogo dell’assalto a bordo di 4 automobili spargeva sulla strada chiodi a quattro punte destinati a fermare il traffico dei veicoli in entrambe le direzioni di marcia. Raggiunto e affiancato, il furgone veniva bloccato a colpi d’arma da fuoco e 4 individui armati e con il volto travisato da passamontagna, dopo esser scesi dall’auto si dirigevano verso il furgone continuando a sparare più colpi, intimando all’equipaggio di aprirlo. Non riuscendo a tagliare la carrozzeria posteriore del furgone, in cui era collocata la cassaforte e pur d’impossessarsi del bottino, i rapinatori, fuggivano a bordo dello stesso, poi ritrovato abbandonato, ma prima di allontanarsi cancellavano le tracce della loro presenza con la schiuma di un estintore.
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