Puglia: farmacisti producevano ricette false per avere rimborsi, i farmaci venivano bruciati in campagna

Producevano ricette false per ricevere i rimborsi dalle aziende sanitarie locali, poi i farmaci venivano anche bruciati. E’ la scoperta effettuata dai Carabinieri del NAS di Bari, nell’ambito di attività finalizzata a contrastare il fenomeno delle truffe al Servizio Sanitario Nazionale/Regionale, su delega dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, nel corso della mattinata odierna, hanno dato esecuzione a 44 decreti di perquisizione personale e domiciliare (nei quali si contestano i reati di cui artt. 416, 81, 640 co2 n.1, 480, 319 e 321 del c.p.) nei confronti di titolari di aziende farmaceutiche, informatori scientifici del farmaco, farmacie, medici specialisti e di medicina generale nonché a 17 ordini di esibizione di documentazione ad altrettante aziende farmaceutiche ubicate sull’intero territorio nazionale, emessi dall’AG inquirente:

Il contesto investigativo trae origine del rinvenimento di alcune confezioni di farmaci presso uno studio associato di medici di medicina generale, prescritti con ricette false. Le successive indagini hanno consentito di individuare un gruppo associativo composto da una serie di personaggi quali promotori, titolari di aziende farmaceutiche, farmacisti e medici compiacenti che hanno ideato e attuato un articolato meccanismo corruttivo basato sulla prescrizione di farmaci a carico di ignari pazienti, successiva spedizione delle ricette nelle farmacie convenzionate con le varie AASSLL e ricettazione dei farmaci con la partecipazione di cittadini stranieri, creando un giro d’affari di almeno 20 milioni di euro ed un danno erariale in corso di quantificazione per truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale:

L’esecuzione dei decreti di perquisizione a carico di persone fisiche e giuridiche e le notifiche dei contestuali ordini di esibizione presso varie aziende farmaceutiche dislocate sull’intero territorio nazionale, serviranno a verificare le ipotesi investigative e rafforzare gli elementi acquisiti dai militari operanti nel corso delle attività di indagine ed in particolare dall’analisi dei dati inerenti le prescrizioni di specialità medicinali a carico del S.S.N., forniti dalla Regione Puglia, nonché dal rinvenimento di migliaia di farmaci gettati tra i rifiuti o bruciati in aperta campagna. I provvedimenti hanno interessato obiettivi compresi nelle province di Bari, Brindisi, BAT, Foggia, Napoli, Roma, Avellino, Salerno, Milano, Imperia, Torino, Ancona, Potenza e Catania, e le operazioni sono state condotte dai Carabinieri del NAS di Bari, supportati dai colleghi delle varie articolazioni territoriali del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con militari dei competenti Comandi Provinciali Carabinieri. Riportiamo qui sotto il link ad un servizio televisivo diffuso su YouTube:

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