Puglia: quasi 16 milioni di euro in contanti e un capannone del valore di 300mila euro in provincia di Bari sequestrati dalla Polizia a narcotrafficante milanese

Più di 15 milioni di euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio, e un fabbricato commerciale sito in provincia di Bari: è questo il patrimonio sequestrato da personale della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, con la collaborazione di personale della della Divisione Anticrimine della Questura di Bari, a carico di F.M.C. (classe 73), noto esponente del narcotraffico milanese.

Il sequestro antimafia – adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, su proposta congiunta del Questore di Milano e del Procuratore Distrettuale Antimafia – ha tratto spunto dall’operazione “Flashback” della Squadra Mobile, che ha riguardato un’associazione dedita al traffico di grandi quantitativi di hashish dal Marocco, riversati sul mercato della droga dell’hinterland milanese. Nell’ambito dell’operazione, a carico di F.M.C., sono stati rinvenuti quasi 16 milioni di euro in contanti, occultati in un’intercapedine muraria presso l’abitazione di suo padre.

A seguito del sequestro, sono state avviate le indagini patrimoniali da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura, che hanno riscontrato un’incolmabile sproporzione tra i redditi dichiarati dall’uomo e il suo tenore di vita, accertando che quei soldi costituiscono gli enormi profitti illeciti accumulati dal narcotrafficante.

Le indagini patrimoniali hanno permesso inoltre di ricondurre nella sfera di disponibilità del soggetto, non solo il denaro contante trovato presso la casa del padre, ma anche un capannone industriale sito in provincia di Bari, il cui valore catastale – di circa 300.000 euro – è di per sé da solo superiore all’insieme dei redditi dichiarati nel corso della vita dal trafficante; tali redditi, in realtà, non gli sarebbero neppure bastati a sostenere le spese di vita quotidiana. A seguito del sequestro, F.M.C. è ora chiamato a dimostrare la provenienza lecita dei beni e, se non riuscirà a dimostrarla, il provvedimento diventerà confisca, ed in tal modo lo Stato acquisirà la titolarità dei beni sequestrati, “ripulendo” il mercato dai capitali sospetti, reimpiegandoli in finalità sociali, nell’interesse della collettività.

Ricordiamo che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/PugliaReporter è possibile seguire tutte le news da Facebook. Inoltre, scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp dell’area metropolitana di Bari (clicca qui per accedervi) per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com.