Verde pubblico a Bisceglie, un dilemma senza fine

“La cura del verde è diventata l’ennesima emergenza per Bisceglie. La cronica disattenzione alla questione ha messo in luce una lacuna la cui soluzione resta improcrastinabile. La città è costellata di esempi di interventi di messa a dimora quantomeno opinabili e più spesso, di una sostanziale assenza di interventi. Esempi eclatanti sono via Sant’Andrea e via Padre Kolbe, ma se ne potrebbero citare molti altri.
È oramai evidente che queste problematiche, che si protraggono da anni, hanno generato una situazione di emergenza, testimoniata dalle centinaia di buche vuote presenti in tutta la città (potremmo stimare una superficie pari a quella del Palazzuolo), dalle aiuole in stato di abbandono e della insufficiente manutenzione ordinaria, che viene tamponata da interventi straordinari non risolutivi” – osservano dalla sezione locale dell’associazione Pro Natura Trani/Bisceglie – Gruppo R.A.P.Ripalta Area Protetta che, attraverso un comunicato stampa, hanno aggiunto:

“Il comune di Bisceglie mantiene ancora un approccio ancillare alla questione del verde pubblico. Anziché considerare quella della cura del verde un’operazione di tipo strutturale, al pari di un intervento di rifacimento del manto stradale o di una condotta fognaria, la pianificazione e la messa a dimora e manutenzione del verde pubblico vengono relegati al fondo dell’ordinaria amministrazione. Eppure oggi più che mai, la questione del cambiamento climatico dovrebbe rimettere in cima alle priorità questa tematica. Il discutibile intervento effettuato in Via S. Andrea ci ha “donato” un quadro estetico che noi disapproviamo, in quanto a nostro avviso non è gradevole la visione di palme “basse” 2 mt con altre “alte” 5 mt circa (alcune sono già sofferenti), unitamente agli esemplari delle palme vecchie, morte perché attaccate dal punteruolo rosso. Il quadro è completato dai marciapiedi impraticabili a causa dei lavori effettuati e dalla pericolosità delle buche scoperte che offrono ai visitatori uno scenario urbanistico desolante“. La sezione locale di Pro Natura ha quindi ricordato el varie iniziative promosse negli ultimi anni:

“L’attività di Pro Natura
Abbiamo avuto estrema attenzione al tema del verde pubblico organizzando incontri di educazione ambientale e due appuntamenti nel 2018 e nel 2019 per la “Giornate Nazionale dell’Albero”, coinvolgendo gli alunni delle scuole elementari biscegliesi. Inoltre abbiamo monitorato la situazione degli esemplar arborei, soprattutto quelli di Orto Schinosa. Parallelamente abbiamo sollecitato in più occasioni l’amministrazione comunale con osservazioni puntuali e circostanziate e in occasione del taglio dei pini secolari di Piazza Vittorio Emanuele avevamo scritto al Sindaco affermando che “Uno degli elementi più importanti per il miglioramento della qualità della vita nelle città, è senza dubbio il verde urbano. Non si tratta soltanto di un patrimonio materiale, ma anche di un patrimonio di cultura e di storia di un’intera città, che non solo deve essere salvaguardato, ma che deve crescere di anno in anno sia in termini di dimensione che di qualità. Riteniamo che un’Amministrazione comunale, attenta al patrimonio storico e culturale della città, nonché ai bisogni dei suoi cittadini, debba affrontare il problema del verde urbano, non in maniera empirica, ma secondo un’attenta pianificazione del proprio territorio che veda la questione del verde non come problema di secondaria importanza, ma come una risorsa, anche economica, per la città”.
Cambierà qualcosa?
Il verde pubblico non è una questione di mero carattere estetico, ma elemento vitale di riqualificazione ambientale e urbanistico delle città. Dal ciclo dell’acqua, alla salubrità dell’aria, dal recupero di aree degradate, alla termoregolazione degli spazi urbani, la pianificazione/progettazione, messa a dimora e manutenzione del verde pubblico non può più essere improvvisata. Ecco perché invochiamo l’assunzione di una professionalità qualificata all’interno della struttura comunale (un agronomo, un esperto forestale ecc), che tramite la creazione di un ufficio giardineria, sia in grado di effettuare, in autonomia, scelte fondate su criteri scientifici e per assicurare una corretta e duratura gestione del verde pubblico. È altrettanto importante dotarsi di un Regolamento del verde pubblico e di un Piano di gestione, da integrare nel Piano Urbanistico della città. Vorremmo infine discutere queste tematiche nella Consulta dell’Ambiente e per questo lanciamo un appello alle istituzioni affinché sia convocata” – concludono gli ambientalisti biscegliesi.

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