Puglia: sequestrati prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e vendita illegale di alcolici. Denunciate 2 persone nel barese

I Finanzieri della Tenenza di Molfetta, unitamente alla locale Capitaneria di Porto, nell’ambito del rafforzamento delle attività di contrasto all’evasione fiscale e all’abusivismo commerciale e demaniale marittimo, hanno eseguito una serie di interventi, nei confronti di commercianti abusivi, finalizzati alla verifica delle autorizzazioni amministrative e degli aspetti igienico-sanitari a tutela dei consumatori. I controlli hanno permesso di far emergere numerose violazioni:

In particolare, in data 25.07.2020, in Molfetta, è stato controllato un automezzo proveniente dalla città di Trani che trasportava kg. 14 di pesce (novellame), destinato per la vendita presso il mercato ittico al dettaglio. La merce, ritenuta in cattivo stato di conservazione da parte del Dirigente medico veterinario della ASL Bari, veniva sottoposta a sequestro ed il possessore, veniva denunciato all’A.G. per la violazione agli artt. 5 lettera b) e 6 della Legge 283/62, “per aver detenuto per la vendita prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e senza l’autorizzazione ministeriale”. Il pescato, veniva distrutto mediante il conferimento presso l’Azienda dei Servizi Municipalizzati (ASM) di Molfetta.

In data 27.07.2020, venivano controllate due “postazioni” per la vendita illegale di bevande ed alcolici: la prima allestita in località “Molo Pennello”, la seconda in località “Prima Cala; zone in cui insiste il demanio marittimo ed occupato abusivamente per circa 25 metri quadrati. L’attività complessiva, permetteva di rinvenire: nr. 1 Gazebo, nr. 1 tenda da campeggio, nr. 1 sdraio, nr. 1 barbecue, nr. 2 pensili, nr. 3 teli ombreggianti, nr. 27 sedie in plastica, nr. 4 tavoli in plastica e nr. 5 frigoriferi fuori uso colmi di ghiaccio contenenti complessivamente oltre 200 contenitori (tra bottiglie e lattine) di Birra, acqua e altre bevande. La suddetta attrezzatura ivi compresa la merce, veniva sottoposta a sequestro e i due responsabili (uno noto ed altro ignoto) venivano denunciati all’A.G. per l’ipotesi di reato di cui all’art. 1161 comma 1 e 54 del Codice della navigazione.

L’azione di servizio sottolinea, ancora una volta, il costante presidio attuato sul territorio dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera a difesa della legalità, volto alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e a contrastare tutti quei comportamenti illeciti, in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori del mercato, danneggiando le imprese ed i lavoratori onesti e, più in generale, l’economia del nostro Paese.

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