Era tornato dalla Croazia a Corato lo scorso 16 agosto 2020 e, nonostante ripetute telefonate, era ancora in attesa di effettuare il tampone. A raccontarlo è un imprenditore del territorio che alla fine ha preferito effettuare il tampone presso una struttura gestita dalla Asl di Lecce:
L’uomo ha raccontato di aver tentato più volte di prenotare un tampone per lui, decidendo autonomamente di mettersi in isolamento manifestando però il proprio disagio anche al numero verde regionale. Nonostante svariate telefonate, alla fine, il coratino ha deciso di rivolgersi ad un’altra azienda sanitaria locale. Giunto nel capoluogo salentino, l’imprenditore del barese ha raccontato di aver effettuato il tampone senza lunghe attese e senza problemi. Si conclude così un’odissea durata circa quattro giorni che però conserverà il ricordo dei disagi per un lavoratore che ha dovuto mettere da parte i suoi impegni – sia professionali che domestici – per attendere un tampone. Sempre nel barese – riporta la Gazzetta – una donna giunta il 12 agosto ha dovuto attendere svariati giorni, riuscendo poi ad ottenere una prenotazione per il 18 agosto. A tal proposito, la Asl di Bari ha reso noto che i ritardi sono legati al ponte di Ferragosto che avrebbe causato dei rallentamenti del servizio. Sempre dalla Asl di Bari è stata chiesa “pazienza” e “umana comprensione”. Viste le problematiche legate al servizio, taluni propongono l’introduzione di strutture per i tamponi direttamene negli ingressi di porti ed aeroporti in modo da facilitare le procedure evitando così i rallentamenti delle prenotazioni. Resta da chiedersi, a distanza di svariati mesi dall’emergenza sanitaria, come mai i vertici della sanità nazionale e regionale non abbiano ancora pensato di intraprendere quest’ultima strada.
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