Bari: “Memorie di Sale” due giorni di musica, laboratori, libri e mostre a cura dei Radicanto. Necessaria la prenotazione

Prende il via il cartellone della manifestazione “Memorie di Sale” che proporrà due concerti di pregio all’interno dell’Arena della Pace presso l’Ipercoop Mongolfiera Japigia di Bari, in via Arturo Toscanini, 14, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: info@radicanto.it . La kermesse è finanziata dall’avviso pubblico POC METRO 2014-2020 Progetto “ARENE CULTURALI” del Comune di Bari Assessorato alle culture. La kermesse si propone di approfondire l’omaggio alla millenaria tradizione d’autore e popolare del Mediterraneo. «la storia non smetterà mai di insegnarci il futuro attraverso l’arte e l’esercizio del pensiero critico», dichiara il direttore artistico Giuseppe De Trizio.

Sabato 5 settembre, con inizio alle 19.00, inaugurerà la manifestazione il laboratorio di canto e percussioni a cura di Maria Giaquinto e Francesco De Palma dei Radicanto, riservato gratuitamente ai primi 10 iscritti via mail all’indirizzo: info@radicanto.it. A seguire, ore 20.00 ci sarà l’esposizione della mostra “La carta Elegante”, corsetti e sculture in cartapesta dell’artista Luigia Bressan. Alle 20.15, sarà la volta della presentazione del libro “Come gli dei” di Vito Antonio Loprieno. Dalle 21.00 prenderà inizio il concerto dei Radicanto con il loro omaggio a Domenico Modugno, che rivisita la vita e le canzoni del grande cantautore attraverso un viaggio per celebrare i grandi successi dell’artista pugliese.

Venerdì 11 settembre 2020, invece, sempre dalle 19.00, il laboratorio di canto e percussioni a cura di Maria Giaquinto e Francesco De Palma dei Radicanto, riservato gratuitamente ai primi 10 iscritti via mail all’indirizzo: info@radicanto.it. A seguire, ore 20.15, si terrà la presentazione del libro “L’ospite (in) atteso” di Edoardo Altomare. Dalle 21.00 prenderà inizio il concerto degli Uaragniaun. La storica band Murgiana, capeggiata dalla intensa voce di Maria Moramarco, sulle corde e i plettri di Luigi e Michele Bolognese, il violino di Filippo Giordano e i timbri percussivi di Silvio Teot, propone un viaggio ritmato e coinvolgente nelle tarantelle, nenie e storie della Murgia Barese. Il commento del direttore artistico Giuseppe De Trizio. La storia non smetterà mai di insegnarci il futuro. La voce e le narrazioni della nostra terra sono il vettore di un racconto che non ha fine. La produzione artistica d’autore e popolare, la sperimentazione e l’improvvisazione sanno tenere insieme generi musicali di confine, uniscono artisti e spettatori in un viaggio affascinante e carico di suggestioni. La locadina: