Una situazione a dir poco incredibile quella riportata da alcune fonti giornalistiche telematiche che, nelle ultime ore, hanno confermato una notizia che sta facendo molto discutere in ambito nazionale:
Secondo le informazioni riportate, infatti, un cane di piccole dimensioni sarebbe di fatto risultato positivo al nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Quello riscontrato in un comune del barese, si tratterebbe del primo caso nazionale nel suo genere. Tanto quanto basta per scatenare post allamistici sui social e la diffusione di dicerie che non vedono riscontri in ambito scientifico. Fortunatamente, ci hanno pensato gli stessi giornali a troncare pensieri di persone evidentemente poco competenti in ambito medico-scientifico:
“Carica virale molto bassa. Gli animali non sono un pericolo per la nostra salute, al contrario bisogna proteggerli“ – hanno infatti precisato alcune fonti giornalistiche che hanno dato parola ad professore ordinario di malattie infettive degli animali all’Università di Bari e componente dell’executive board del College europeo di microbiologia veterinaria. Importante, inoltre, è divuglare solo contenuti accertati per evitare che questi possano causare l’ingiustificato (ed illegale) fenomeno dell’abbandono di animali, ben più grave di un presunto animale positivo che non rappresenta una minaccia per la salute umana.
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