Ambulanti, “a Bari centinaia di concessioni rischiano di non essere rinnovate” – dice Montaruli

Il rischio è reale ed allarma anche gli ambulanti baresi. Le direttive della Regione Puglia, dove la rappresentanza, insignificante, di questa importante categoria è relegata unicamente alle due associazioni Cnel con fortissimo disappunto da parte degli Ambulanti e delle Associazioni Autonome che sono le rappresentanti significative del settore, impensieriscono decine di migliaia di Ambulanti pugliesi i quali, tramite le loro Sigle di rappresentanza Autonoma fanno sentire la propria voce:

 

Nel caso di Bari la situazione, secondo quanto denunciato da CasAmbulanti Bari, è drammatica e se non si pone un punto fermo sulle richieste di Durc e dichiarazione tributaria locale si rischia che molte centinaia di concessioni non vengano rinnovate entro il 30 giugno 2021 con conseguenze inimmaginabili dal punto di vista economico, occupazionale e sociale. Mentre la problematica viene risolta in alcuni comuni pugliesi che si stanno astenendo da richiedere quel tipo di certificazione ai fini del rinnovo automatico previsto per legge, in altri, come quello di Bari, la situazione è diversa. Da CasAmbulanti Bari il Coordinatore nazionale Savino Montaruli, dichiara:

“abbiamo sollecitato il sindaco Antonio Decaro durante il nostro incontro al Giovanni XXIII alla Befana dei bambini, dove il nostro Delegato Bari Oronzo Console è stato premiato per il suo impegno civico dallo stesso Sindaco di Bari, e gli abbiamo rappresentato la situazione drammatica. Ne ha preso atto impegnandosi a convocare a breve la nostra Associazione e tutte le altre Sigle di Rappresentanza baresi, con le quali stiamo dialogando da tempo, per approfondire la tematica e recepire le nostre proposte per evitare questo dramma del mancato rinnovo delle concessioni agli ambulanti di Bari. Anche con l’Assessora alle Attività Economiche, dott.ssa Carla Palone, abbiamo avviato un’interlocuzione sul delicato tema ed anch’ella si è detta immediatamente disponibile ad adottare soluzioni che evitino il disastro. Voglio ricordare – aggiunge il Rappresentante di Categoria Savino Montaruli – la frettolosità con la quale la Regione Puglia ha elaborato ed adottato la delibera di giunta che ha stabilito le modalità operative per il rinnovo delle concessioni scadute il 31 dicembre 2020 e prorogate fino al 30 giugno 2021. Sarebbe opportuna da parte della medesima Regione Puglia una nota esplicativa perché la stessa delibera di giunta regionale nr. 1969/2020 da nessuna parte parla di Durc quindi tale fattispecie non si ritiene debba essere applicata nel caso del rinnovo delle concessioni in scadenza ma unicamente ed obbligatoriamente per l’assegnazione di posteggi liberi, ai sensi del R.R. nr. 4/2017 il quale, peraltro, neppure indica la regolarità Durc quale requisito inderogabile per l’assegnazione di tali posteggi liberi ma solamente con riferimento alla concessione dei posteggi dislocati nei centri storici. La richiesta del Durc, in ultima analisi, avverrebbe, per quei casi di posteggi liberi o come elemento di valutazione in caso di trasferimenti o riordino di mercati esistenti ma solo ai fini dell’attribuzione di un maggior punteggio (3 punti) e non già quale elemento di esclusione dalla riassegnazione dei posteggi. Il comune di Bari, ed altri comuni pugliesi, altrettanto frettolosamente hanno pubblicato gli avvii del procedimento di rinnovo delle concessioni richiedendo, quale elemento fondante e imprescindibile ai fini di tale rinnovo, il Durc ed addirittura, cosa altrettanto illegittima, la certificazione tributaria locale. Tali elementi, seppur potrebbero essere condivisibili dal punto di vista concettuale, non possono e non devono essere elementi che sanciscano il mancato rinnovo delle concessioni, anche perché la fattispecie non è contemplata nella norma regionale ed in ogni caso è facoltà delle Regioni recepire questa eventuale indicazione da parte del Ministero. A questo punto – continua Montaruli – sia il comune di Bari ma anche l’A.N.C.I. per gli altri comuni pugliesi, tenendo altresì conto delle gravissime condizioni economiche causate sia dalla pandemia che dalle scellerate politiche del Governo e degli Enti territoriali che hanno messo sul lastrico ventimila Ambulanti di Puglia e le loro famiglie, proceda con il rinnovo automatico delle concessioni con la verifica dei requisiti personali e professionali, senza ulteriori elementi di “ricatto” perché significherebbe infierire su un malato gravissimo che sta sopravvivendo ma che non si sa se riuscirà a farlo o se sarà portato definitivamente alla morte. Se poi il carnefice si nascondesse addirittura nelle Istituzioni allora sarebbe davvero drammatico” – ha concluso nella sua lunga ma attenta e circostanziata analisi il Coordinatore nazionale CasAmbulanti Savino Montaruli.

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