“La Puglia resta arancione, troppi contagi”, ma gli esercenti sono in rivolta – link video

La protesta degli ambulanti svoltasi oggi a Bari

Mentre buona parte delle regioni italiane è già “gialla” da svariati giorni, in Puglia la “svolta gialla” non ci sarà, almeno per ora. Come confermato da fonti giornalistiche telematiche, infatti, il Ministero della Salute non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia sulla nostra regione. La giustificazione di tale scelta è basata sui dati riguardanti l’indice di contagio da nuovo coronavirus (Sars-Cov-2), giudicati ancora troppo alti: L’indice RT, secondo quanto emerge, è invariato a 0,84. in base a questo dato, la Puglia si posiziona insieme a provincia di Bolzano e Umbria fra le sole tre Regioni con una classificazione di rischio “alto”. In base a questa logica, la regione Umbria rischierebbe persino di tornare in zona rossa. Come ricordano ulteriori fonti giornalistiche sul web, inoltre, lo stesso governatore Michele Emiliano pochi giorni fa aveva sottolineato che: “I numeri della Puglia sono da zona gialla, sarà impossibile rimanere in arancione perché lo Stato ci rimette più ristori in zona arancione. È quindi molto probabile che da lunedì prossimo saremo gialli”. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un servizio televisivo diffuso su YouTube:

 

La scelta delle istituzioni non sta piacendo alle categorie più colpite dalle restrizioni governative: tra queste ci sono ovviamente baristi, ristoratori e pizzaioli, ma anche i venditori ambulanti. Nelle ultime ore, molti imprenditori pugliesi si sono aggiunti a quelli provenienti da altre regioni d’Italia nella grande manifestazione di protesta svoltasi a Roma, dove le associazioni di categoria hanno chiesto allentamenti per le attività. A Bari, hanno invece manifestato le Associazioni inserite nel Circuito Indipendente di Coordinamento anche UniPuglia e CasAmbulanti il cui rappresentante Savino Montaruli, attivista del Gruppo, ha dichiarato: “la notizia della permanenza della Puglia in zona arancione continua a surriscaldare gli animi mentre le Istituzioni e la politica non hanno avuto il coraggio di venire in Piazza a prendere atto della disperazione degli imprenditori di settori economici che sono le eccellenze della nostra Puglia e che sono a rischio chiusura definitiva. Tutto ciò sta generando una tensione sociale di cui quelle stesse Istituzioni assenti e distratte e la politica, unitamente al mondo polisindacale ad essa asservito che non sa più rappresentare le istanze del piccolo commercio, dovranno assumerne appieno le responsabilità” – ha concluso Montaruli. Intanto continua la raccolta di adesioni per la Manifestazione che si svolgerà a Piazza di Monte Citorio giovedì 11 febbraio 2021 dalle ore 09,00. Link video:

 

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