La presenza di versioni mutanti del nuovo coronavirus Sars-CoV-2 continua a far parlare di se in Puglia dove, all’inizio del mese di febbraio 2021, è stata effettuata una constatazione generale. Il punto della situazione nella nostra regione parla infatti di circa 30 ceppi distinti. Come riportano fonti giornalistiche telematiche, infatti, sono almeno una trentina le differenti versioni del virus che hanno contagiato svariate persone tra Puglia e Basilicata:
Tra le varianti, – riporta un articolo apparso sulla versione web di Repubblica – ci sarebbe anche un ceppo sconosciuto che ha contagiato 58 persone. Periodicamente, vengono inviati circa 200 sequenziamenti all’Istituto superiore di sanità per far luce su eventuali cambiamenti e sull’andamento della malattia. Alcuni giorni fa, la Regione aveva effettuato una seconda rilevazione della cosiddetta “variante inglese”. Lo scorso 16 febbraio 2021, infatti, l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco comunicava che in Puglia è stata completata una seconda rilevazione rapida per stimare la prevalenza della cosiddetta “variante inglese” di SARS-CoV 2 tra la popolazione. La “Quick Survey” era stata richiesta dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità alle Regioni dotate dei sistemi diagnostici:
La Puglia è tra queste e oggi sono stati resi noti i risultati della seconda rilevazione da parte dalla prof.ssa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori SARS Cov-2 U.O.C. Igiene – laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica dell’ AOUC Policlinico di Bari e dal dott Antonio Parisi, direttore sanitario vicario IZS della Puglia e Basilicata. Analizzando un campione di tamponi positivi prelevati il 12 febbraio, la percentuale per la Puglia di “variante inglese” del Sars Cov-2 risulta del 38,6%. Sono infatti 245 su 634 i positivi con la nuova variante tracciati nelle sei province. A Bari su 323 campioni sono risultati 124 casi, pari al 38.4%; nella Provincia di Barletta-Andria-Trani, la seconda rilevazione ha constatato che su 50 campioni ce ne sono 6, pari al 12.0%; a Brindisi su 129 campioni ce ne sono 72, pari al 55.8%; a Foggia su 62 campioni ce ne sono 18, pari al 29.0%; a Lecce su 20 campioni ce ne sono 3, pari al 15.0% a Taranto su 48 campioni ce ne sono 22, pari al 45.8%. “Occorrerà – aveva spiegato l’assessore Lopalco – alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus: questi dati impongono di programmare ulteriori azioni di contenimento”.
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