Puglia: consiglio approva “obbligo vaccino anti-covid per operatori sanitari” ma l’opposizione critica “fake news, impossibile senza legge nazionale basata su Costituzione”

Con 28 voti favorevoli, il consiglio regionale pugliese ha approvato la proposta di legge presentata dal presidente della I Commissione, Fabiano Amati finalizzata all’obbligatorietà del vaccino anti-covid per gli operatori sanitari, basata sulla legge regionale 19 del 2018 e del successivo regolamento attuativo, in materia di prevenzione e controllo della trasmissione delle infezioni con particolare riferimento all’epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella, difterite, tetano, pertosse, influenza e tubercolosi. Ma mentre la maggioranza parla di “obbligo”, l’opposizione definisce la stessa una “farsa” e qualcuno parla di impugnazione. Dall’opposizione si menzionano questioni tecniche e burocratiche che contrasterebbero la credibilità del provvedimento:

“Come era prevedibile da questa mattina sta circolando – su media nazionali e pugliesi – una fake news. Ovvero che in Puglia è obbligatoria la vaccinazione anti covid per gli operatori sanitari. Non è così!” – commenta il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo. “Ieri – durante un finale di Consiglio farsa – abbiamo più volte tentato di portare alla ragione la maggioranza rosso-gialla sostenendo che si stava procedendo ad approvare una modifica legislativa inutile perché in assenza di una normativa nazionale, nessuna legge regionale può imporre la vaccinazione non solo agli operatori sanitari, ma a chicchessia. “Tanti autorevoli giuristi si sono già espressi ampiamente sulla materia e nel merito: l’articolo 2087 del Codice impone al datore di lavoro di ‘adottare le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale del prestatore di lavoro’. Ma la vaccinazione è, evidente, non è una semplice misura adottabile in ambito lavorativo. E’ un trattamento sanitario e l’articolo 32 della Costituzione chiarisce che ‘nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge’. L’unico modo per rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid è una legge dello Stato, non certo della Regione. Fermo restando che invitare a vaccinarsi (è provato) produce molti più risultati di rendere qualcosa obbligatorio. A questo punto e vista la confusione che questa mattina si è generata chiediamo che l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, prenda una posizione chiara e inequivocabile in merito: GLI OPERATORI SANITARI PUGLIESI SONO OBBLIGATI A VACCINARSI?” – aveva concluso Zullo che, alcune ore più tardi, in un altro comunicato stampa, ha poi aggiunto:

“Le leggi della Fisica sono una cosa seria, come le vaccinazioni. E che la terra sia rotonda fa il paio con la NON OBBLIGATORIETA’ del vaccino anti covid per gli operatori sanitari in Puglia così come nel resto dell’Italia, perché non c’è una legge dello Stato che in applicazione dell’art. 32 della Costituzione lo preveda. Ciò che è indiscutibile è che le tesi del collega Fabiano Amati sono FARLOCCHE e si riducono nel tentativo di riprodurre quanto già normato dal Decreto Legislativo 81/2008 che attiene per? ad una valutazione del rischio caso per caso e codificata nei DVR. Tant’è che nel suo testo di modifica della legge regionale n.27 del 2018 non una sola volta si parla di obbligatorietà, ma si specifica che la vaccinazione anti covid lo diventerebbe se a LIVELLO NAZIONALE, il Governo lo impone. E quando si riferisce alla sentenza della Corte Costituzionale anche qui si crea confusione: la Corte ha sancito che la Puglia non può rendere una vaccinazione obbligatoria in quanto competenza dello Stato e alle Regioni compete organizzare i servizi per effettuare la vaccinazione. Ciò che Amati, invece, sta facendo in queste ore è creare allarmismo e confusione negli operatori sanitari, una categoria che è evidente che il collega conosce poco, altrimenti avrebbe più rispetto della loro intelligenza e della loro sensibilità. Vedo però che la stragrande maggioranza ha fatto il vaccino e agli sporadici casi di non adesione al vaccino consiglio di vaccinarsi e di confrontarsi con il proprio medico competente senza timori di sanzioni o altro. L’assessore Pierluigi Lopalco – se non è impegnato in qualche diretta tv – per favore faccia chiarezza rilasciando le stesse dichiarazioni rilasciate in Consiglio Regionale ovvero che non trattasi di obbligo ma di una misura volta a incentivare l’adesione al vaccino e a disincentivare le remore alla non adesione al vaccino. In questo settore la confusione è deleteria” – ha concluso l’esponente regionale di Fratelli d’Italia.

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