Foggia: accoltellato più volte al viso durante una rapina, muore dopo diversi giorni. Arrestati 5 giovani – VIDEO

L’indagine della Squadra mobile di Foggia, denominata “Destino”, ha portato ad individuare e arrestare i responsabili di una rapina finita con l’uccisione del proprietario di un bar tabacchi di Foggia. L’attività investigativa ha evidenziato le responsabilità di cinque persone, una delle quali minorenne, che sono state arrestate e dovranno rispondere di omicidio, rapina, furto, ricettazione, incendio e favoreggiamento personale; quattro sono finite in carcere e una ai domiciliari:

 

Poco dopo le due del pomeriggio dello scorso 17 settembre, tre rapinatori con il volto coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione nel locale; uno di loro, che poi si scoprirà essere quello minorenne, aveva in mano un coltello. Per farsi consegnare l’incasso il baby criminale ha sferrato una serie di coltellate al volto del titolare, una delle quali si è poi rivelata fatale. L’uomo, 38 anni morirà poi il 9 ottobre per le gravissime ferite.  Dopo aver preso il denaro dalla cassa e percosso ulteriormente l’uomo già ferito, i rapinatori sono fuggiti a bordo di un’auto guidata dal palo che li attendeva fuori:

 

Subito dopo la rapina gli specialisti della Mobile foggiana hanno iniziato ad indagare analizzando i video registrati dalle telecamere di sorveglianza della zona, grazie ai quali sono riusciti a ricostruire il percorso seguito dai rapinatori durante la fuga. Due di loro sono scesi quasi subito, mentre gli altri due hanno abbandonato l’auto nelle campagne, prima di essere recuperati dal quinto elemento della banda. Dall’indagine è emerso che l’auto, una vecchia Fiat Punto, era stata rubata il giorno prima della rapina. Il video con le registrazioni delle telecamere:

L’analisi delle banche dati ha permesso di rintracciare gli scooter utilizzati per rubare l’auto. I loro proprietari sono diventati i primi sospettati per la rapina, e per questo sono stati “attenzionati” dai poliziotti con pedinamenti, appostamenti e intercettazioni. Durante le perquisizioni svolte nelle abitazioni degli indagati, sono stati trovati cellulari nei quali c’erano ancora dati e conversazioni che sono risultati fondamentali per la ricostruzione dei fatti e l’attribuzione delle responsabilità. Riportiamo qui sotto i link alla conferenza stampa diffusi su YouTube da alcune testate giornalistiche:

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