Puglia: incendiato il portone del Sindaco di Trani. Solidarietà di Cosimo Cannito, Sindaco di Barletta per l’ignobile gesto. Indagini in corso

Ignoti nella notte appena trascorsa, hanno dato fuoco al portone dell’abitazione del sindaco di Trani, Amedeo Bottaro.  Ad accorgersi del vile gesto è stato lo stesso sindaco questa mattina che ha commentato sulla sua pagina facebook: “Se qualcuno pensa di intimorirmi si sbaglia di grosso”. La foto diffusa dal Sindaco che denuncia l’accaduto:

Si presume che l’ignobile gesto possa rappresentare una reazione criminale all’emissione di una nuova ordinanza sindacale più restrittiva emessa in seguito all’episodio di sabato scorso, quando  agenti di polizia furono presi a fischi da un gruppo di ragazzi assembrati in tarda serata. Sull’accaduto indagano le Forze dell’ordine. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web:

Solidarietà anche da parte del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito: “Esprimo la mia vicinanza al sindaco di Trani Amedeo Bottaro per quanto accaduto. É grande la responsabilità dei sindaci e degli amministratori ma lo è altrettanto l’esposizione, in questo momento più che mai, in cui dobbiamo riuscire a contemperare diritti legittimi, ma spesso erroneamente visti come configgenti, su tutti quello alla salute; un momento in cui tutti siamo chiamati a fare sacrifici a causa della pandemia. Ma nulla giustifica la violenza, le minacce e gli insulti. Caro Amedeo, vai avanti continuando a operare al meglio per la tua città!” – ha sottolineato il primo cittadino barlettano.

“Si tratta di un atto vile ai danni del primo cittadino di Trani, Amedeo Bottaro. Episodi come questo non dovrebbero mai accadere soprattutto perché minano la sfera privata di un sindaco”. Con queste parole la consigliera regionale del Pd, Debora Ciliento, sull’episodio di cronaca avvenuto a danni del sindaco Amedeo Bottaro. Questa mattina, infatti, il primo cittadino ha pubblicato la foto del portone della sua abitazione incendiato. L’episodio è avvenuto all’indomani della pubblicazione dell’ordinanza sindacale con cui è stato imposto il divieto di stazionamento in alcune zone della città.“Questi atti – continua Ciliento – non dovrebbero mai accadere in un Paese civile come il nostro. Le Istituzioni rappresentano lo Stato in ciascun territorio: questo atto intimidatorio minaccia anche la serenità di una città che si vede costretta a vivere nella paura. Rivolgo la mia piena solidarietà al sindaco Amedeo Bottaro e alla sua famiglia”. Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha sentito questa mattina telefonicamente il sindaco di Trani Amedeo Bottaro per esprimergli solidarietà e vicinanza dopo l’intimidazione subita. Nella notte infatti qualcuno ha dato fuoco al portone del condominio dove abita, un gesto che è avvenuto a poche ore dall’ordinanza anti assembramento emanata dal sindaco ai fini della prevenzione dell’epidemia. “Ci vogliono davvero tanta forza e determinazione per affrontare da amministratore pubblico questi tempi – dichiara il presidente Emiliano – al sindaco Bottaro ho espresso la vicinanza mia e di tutta la Puglia per questo atto inqualificabile che si è verificato nella notte e che non può essere in alcun modo giustificato”. L’incendio al portone dell’abitazione del sindaco di Trani avv. Amedeo Bottaro fa registrare anche l’intervento di chi da anni denuncia una condizione di degrado sociale e criminale del territorio provinciale ed oggi si esprime manifestando vicinanza al sindaco di Trani ma ponendo altresì l’accento sulla necessità che le politiche delle sicurezza siano visibili in quella che spesso diventa terra di nessuno. Si tratta del Presidente Unibat, Savino Montaruli, che ha dichiarato:

 

“la nostra vicinanza e solidarietà al sindaco di Trani per l’incendio del portone di casa sua è cosa scontata e persino banale nel momento in cui, ogni volta che si verifichino episodi di questo genere, ci si limita quasi esclusivamente a quello. Ribadisco con forza ciò che da molti anni, se non da decenni esprimo rispetto ad una condizione del territorio estremamente fragile. Una condizione di fragilità che nessuno dei Prefetti che si sono avvicendati nel palazzo blindato ed impenetrabile alla gente comune ed al mondo associazionistico reale di via Cialdini a Barletta hanno mai compreso realmente, così come l’assenza della Questura ed un numero di agenti di Polizia addirittura pari ad un terzo del necessario hanno completato l’opera, facendo del nostra territorio l’unica Provincia al mondo con un Questore della Bat in carica ma senza Questura. Aver minimizzato il pericolo di quella che è sempre stata sottovalutata cioè la cosiddetta criminalità minore ovvero quelli che sono stati definiti atti vandalici o microcriminalità hanno consentito a questa di proliferare in un clima di assoluta indifferenza e con un elevatissimo senso di impunità. Mentre la grande criminalità mafiosa, come risulta anche dal recentissimo rapporto della DIA per la Bat, si è organizzata in modo ancor più pericoloso e strutturato, l’altra minaccia rappresentata dalla microcriminalità si è costruita un concetto di impunità che l’ha proliferata. Se non si prende atto di questa sconfitta, che è una sconfitta sociale ma anche politica e istituzionale allora le condizioni saranno progressivamente più allarmanti e gesti di questa natura, di cui le Forze dell’ordine appureranno natura e motivazione, se ce fosse una, non potranno che aumentare. La negazione di problemi legati alla sicurezza e la minimizzazione della problematica, come taluni abitualmente fanno per mascherare le proprie inefficienze politiche e spesso la totale inutilità della propria azione, sarà semplicemente l’aggravante di un grosso, enorme problema che la gente subisce” – ha concluso Montaruli di Unibat.

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