“Ospedali al collasso, situazione drammatica” – dice il coordinatore del dipartimento regionale sanità di Forza Italia

“Ho letto la lettera del primario del pronto soccorso di un ospedale di Bari che chiede la sospensione dei ricoveri, parla di oltre 30 pazienti in attesa di un letto in ospedale, parcheggiati sulle barelle o in tre per ogni stanza. La situazione è drammatica perché non ci sono più bocchettoni disponibili per la ventilazione con l’ossigeno, tanto che il primario chiede agli operatori del 118 di ricoverare i pazienti covid presso altre strutture” – dichiara in una nota il dott. Luciano Sardelli. Il pediatra coordinatore del dipartimento regionale sanità di Forza Italia:

“A conferma di questa emergenza ho visto, sui notiziari locali, le eli ambulanze che trasportano gli ammalati da Bari negli ospedali del brindisino, dove si stanno occupando gli ultimi posti liberi nei reparti!” Se il sistema sarà stressato fino allo stremo non ci saranno più posti in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri, le persone saranno assistite per quanto possibile in casa, ed i medici dovranno scegliere chi trattare e chi lasciar morire. E moriranno in tanti. Ora mi rivolgo a quelli che proprio non riescono a non farsi una bevuta o una festa privata con gli amici, a quelli che “chi se ne frega perché tanto muiono solo i vecchi”, a quelli che “a noi il covid non può capitare”, a quelli che “ci vediamo tutti i sabato sera perché uno stress così non si può reggere”. Voglio ricordarvi che l’omicidio è “causare la morte di un uomo” e non dovrebbe mai avvenire, meno che mai per imprudenza o negligenza, violando leggi o regolamenti. Ma i vostri comportamenti possono causare la morte o complicanze permanenti post covid a un anziano, un familiare, un amico o uno sconosciuto. E queste sono persone che hanno una aspettativa di vita, di affetti, di sentimenti. E se nessuna legge perseguirà la mostruosità assassina che la vostra leggerezza, il vostro egoismo, il vostro cinismo o la vostra anaffettivita’ possono generare, dovete sapere che sono moltissimi quelli che stanno già vivendo sensi di colpa e traumi psichici dolorosissimi per le responsabilità che i loro comportamenti hanno avuto nella diffusione dell’epidemia e perdita di persone care. E comunque questa immane e dolorosa tragedia ci rende ogni giorno più poveri, più deboli, più fragili come individui e comunità. Mi rivolgo alla identità adulta e responsabile di ognuno. Un’ultima considerazione per chi dovrebbe guidare le comunità, per i politici. Ho letto le dichiarazioni assurde del sindaco di Bari e presidente dell’ANCI, associazione nazionale comuni d’Italia:

Non so se andrà tutto bene…. vi chiedo di fare attenzione”. È lo stesso sindaco che un anno fa, in pieno lock down, faceva il bravo riprendendo tre sfigati sul lungomare di Bari, e che ora non ha la forza di assumere una posizione netta chiara contro la negazione e la rimozione collettiva. A Bari città ed in tutta la Puglia la situazione è drammatica, eppure la politica non ha il coraggio della verità. La verità è impopolare, non porta consenso, ma ora più che mai abbiamo bisogno di una narrazione reale anche se dolorosa. P.S. Ed io che faccio? E la domanda che ognuno dovrebbe porsi… Io, pur vaccinato, frequento pazienti ed ospedali e potrei contrarre e portare a casa il virus… pertanto in casa mi comportò come se fossi in quarantena, pregando che basti. Forza e determinazione, in questa primavera la situazione migliorerà sensibilmente e permanentemente. Perdonate la comunicazione provocatoria ma è necessaria. Così come ineludibile è la convocazione di un consiglio regionale sull’emergenza Covid!!! Invitiamo il presidente Emiliano ad assumersi per intero la responsabilità politica dell’emergenza, utilizzando tutto il contributo dell’intero consiglio regionale, considerata la drammaticità della situazione” – ha concluso il pediatra.

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