Puglia: la bassa marea insiste da settimane mentre i terremoti nell’Adriatico continuano a manifestarsi. Ma per la Scienza, al momento, non ci sono correlazioni e i due eventi eccezionali restano fenomeni distinti

La bassa marea a Trani

L’eccezionale bassa marea che da settimane sta interessando buona parte del mar Mediterraneo sembra non vler abbandonare la nostra regione cui costa sta rivelando ancora oggi le parti normalmente bagnate dalle acque marine. L’aspetto più suggestivo e a dir poco incredibile è che il fenomeno sembra accentuarsi invece di ridursi. Questa foto è stata scattata negli ultimi giorni sul lungomare turistico di Barletta:

la bassa marea a Barletta

In questa foto scattata nel mese precedente è facile constatare come la parte sabbiosa fuoriuscita dal mare risultasse meno estesa rispetto alla foto riportata sopra:

Oltre ai faraglioni rimasti “asciutti” nel Gargano, si segnalano episodi simili anhe sulla popolare spiaggia barese di Pane e Pomodoro. Il tutto si sta verificando mentre, sempre negli stessi giorni, il mar Adriatico continua a tremare. Da svariati giorni, infatti, un punto sottomarino caratterizzato dalla presenza della catena montuosa delle Dinaridi sta continuando a manifestare episodi sismici. Come riportato nella sezione dedicata al monitoraggio dei terremoti del sito web dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, infatti, anche nelle prime ore della giornata di Pasqua 2021 è stato registrato un nuovo terremoto, stavolta di magnituto 3.4. Nella giornata di ieri, oltre a svariate scosse avvenute sempre nel mare, è stato registrato anche un lieve terremoto con epicentro il comune di Turi, nel barese. Due distinti episodi sismici cui non è ancora stata stabilita un’eventuale correlazione così come non è possibile – al momento – stabilire se il fenomeno di bassa marea eccezionale possa avere un collegamento con gli episodi sismici:

Per quanto entrambi eccezionali ed in corso all’incirca nello stesso periodo, i due fenomeni vanno, al momento, considerati come due distinti eventi naturali. Tuttavia, è anche opportuno tenere a mente come, negli ultimi anni, svariati studi scientifici abbiano tentato di far luce su queste due potenziali correlazioni, osservando situazioni simili in altre località del mondo. E’ il caso di uno studio scientifico basato sulle osservazioni dell’attività di un vulcano sottomarino situato nell’Oceano Pacifico (l’Axial Seamount) cui attività verrebbe influenzata dalla bassa marea attraverso la camera magmatica del vulcano che si espanderebbe con il ritiro delle acque, causando il terremoto. Si tratta comunque di studi preliminari basati su altri contesti, anche se la presenza di numerose attività vulcaniche nel mediterraneo potrebbe forse fornire ulteriori indizi su una potenziale correlazione. Per quanto riguarda il rischio tsunami: niente allarmismi eccessivi. Ancora una volta, ci teniamo a precisare che, così come sottolineato dall’INGV, un vero maremoto può verificarsi soltanto nel caso di superamento del magnitudo 6.0. Pericolo scampato, per il momento.

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