Nella mattinata odierna, gli agenti della Squadra Mobile di Lecce, dopo circa un anno di indagine sui vari furti d’auto commessi in città ed in provincia, hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, C.L. 58enne di Novoli e B.A. 35enne di Arnesano. Dall’attività d’indagine gli agenti hanno accertato che il C.L., “ladro seriale”, trascorreva le sue serate in giro tra Lecce e alcune marine al fine di individuare l’auto da sottrarre al malcapitato di turno. Si trattava, quasi sempre, di veicoli italiani, Fiat o Alfa Romeo, in quanto, come è emerso dalle indagini, “i pezzi” di tali autovetture sono facilmente piazzabili sul mercato. Il modus operandi del ladro era ormai collaudato:
dopo aver sottratto l’auto, la parcheggiava in un luogo diverso, spostandola di tanto in tanto al fine di non destare sospetti. Poi, quando aveva la richiesta dei pezzi di quella auto specifica, la portava nel garage che aveva occupato abusivamente, la smontava e vendeva tutte le parti di quel veicolo, sia meccaniche che strutturali, sui siti e-commerce subito.it o www.iweku.com. Non aveva nessun timore di essere riconosciuto, infatti commetteva i reati senza alcuna precauzione. B.A. si scopriva essere un “ricettatore standard”. La sua professione di meccanico gli consentiva di riciclare e autoriciclare qualunque pezzo di veicolo che poteva smontare e rimontare senza ausilio da parte di terzi essendo “del mestiere”.
In particolare al C.L. viene addebitata la responsabilità di 4 furti di auto: dell’autovettura Fiat Doblo, avvenuto a Lecce il 10 luglio 2020 di cui poi riciclava vendendo i pezzi ; dell’autovettura Fiat 500 Abarth, avvenuto a Porto Cesareo il 05 agosto 2020; dell’autovettura Alfa Romeo Giulietta, avvenuto a Porto Cesareo il 2 settembre 2020; dell’autovettura Alfa Romeo Giulietta, avvenuto a Lecce il 31 maggio 2020. Inoltre gli viene addebitata la ricettazione oltre che dei pezzi delle suddette auto, anche dei pezzi di altre due auto e di un motoveicolo, ovvero: dell’autovettura Lancia Y, provento di furto denunciato in data 11.09.2019 presso la Stazione Carabinieri di Castrignano del Capo; dell’autovettura Alfa Romeo Mito, provento di furto denunciato in data 01.08.2029 presso la Stazione Carabinieri di Spongano (LE); del motoveicolo BMW GS 1200, provento di furto consumato tra il 23 ed il 24.08.2016 in Castro; un blocco motore risultato abbinato alla Fiat 500 Lounge 1.2, provento di furto consumato in Lecce in data 14.08.2020; B.A. viene indagato poiché ritenuto responsabile del reato di ricettazione di: un blocco motore risultato abbinato alla Fiat 500 Pop 1.2, provento di furto consumato in Lecce in data 14.03.2018; parti di autovettura dell’Alfa Romeo Giulietta, provento di furto contestato al C.L.; parti di carrozzeria e componenti di autovetture FIAT Cinquecento, FIAT Panda e Alfa Romeo di sicura provenienza delittuosa; parti di carrozzeria ed il blocco motore dell’autovettura FIAT Panda, provento di furto consumato in Lecce in data 18.01.2020.
B.A. viene indagato anche per il reato di autoriciclaggio poiché utilizzava parti di autovetture montandole su altre autovetture che poi rivendeva sui siti internet, ostacolando concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa. Le indagine condotte in moto certosino dagli investigatori della 4^ sezione della Squadra Mobile di Lecce, hanno origine dopo il furto dell’autovettura FIAT Doblò avvenuta la notte del 10 luglio 2020; in quella circostanza infatti, gli agenti della Squadra Mobile, individuavano C.L. come l’autore del furto del Doblò grazie alle videocamere di sorveglianza installate nella zona del furto. I fotogrammi mostrano chiaramente una persona a bordo di una Fiat Multipla scendere ed avvicinarsi al veicolo Fiat Doblò e attendere il momento opportuno; quindi si vede l’uomo “armeggiare” all’altezza della serratura della sportello lato conducente e dopo circa un minuto salire a bordo. E’ sempre grazie ad uno dei fotogrammi che viene rilevata la targa della Fiat Multipla che, da accertamenti immediati, risulta intestata alla madre del C.L.
Veniva quindi avviata una complessa indagine che ha portato ad accertare come il malvivente sia una ladro seriale di autovetture. La correlazione con il B.A. si ha allorquando si scopre il box che il C.L. occupa abusivamente in un condominio sito in questa via Contessa Sibilla, allo scopo di farne la base logistica dove ricoverare i mezzi rubati per smontarli e rivenderne le parti meccaniche e strutturali. Nella circostanza, infatti, gli investigatori decidono di ispezionare tutti i 15 box presenti in quel condominio e scoprono che uno di essi era nella disponibilità del B.A. con regolare contratto di affitto. All’interno di questo box venivano rinvenute parti di autovetture che appartenevano alla stessa autovettura trovata nel box abusivamente occupato dal C.L.. I due arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale “Borgo San Nicola”.
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