Cerca di sfuggire ai poliziotti inveendo contro di loro: arrestato 45enne pusher a “domicilio” a Lecce

Nelle primissime ore del 1° maggio u.s., gli Agenti in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Lecce nell’ambito dei controlli anti-covid19, al fine di garantire l’osservanza delle norme di contenimento della diffusione pandemica in atto, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Q. S., 45enne leccese, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza, minacce e lesioni a P.U.. Nella notte del 1° maggio, intorno all’1:00 una delle pattuglie in servizio di volante nei pressi del viale dell’Università ha attenzionato un uomo a bordo di un ciclomotore che, resosi conto di essere stato notato dagli agenti si dava alla fuga per le viuzze limitrofe. Raggiunto dai poliziotti inveiva contro di essi e al fine di evitare che si avvicinassero si sfilava il casco e roteandolo in aria cercava di colpire gli operatori che dovevano indietreggiare per non essere colpiti.

Tenuto conto della reazione spropositata dell’uomo e del suo rifiuto a farsi identificare, giungevano sul posto altre volanti e mentre lo stesso continuava a dimenarsi scalciando e colpendo alle gambe uno dei poliziotti, veniva bloccato con un intervento simultaneo da più lati. Dai primi accertamenti sul ciclomotore Honda X8R, lo stesso presentava il numero di telaio completamente abraso mentre la targa applicata risultava abbinata ad un ciclomotore PIAGGIO Stalker 50cc. e pertanto veniva sottoposto a sequestro. Nel vano sottosella venivano rinvenuti arnesi atti allo scasso (vari cacciaviti e avvitatore elettrico) di cui l’uomo non dava giustificazioni in merito al loro possesso.

Dalla perquisizione personale è emerso che l’uomo occultava nella biancheria intima due dosi di cocaina e nelle tasche dei pantaloni la somma di 110 euro. La perquisizione estesa anche all’abitazione del fermato ha portato al sequestro di due bilancini di precisione e del nastro per sigillare gli involucri delle dosi di sostanza stupefacente. Quanto accertato ha fatto intuire che l’uomo effettuava “consegne a domicilio” di cocaina. L’uomo veniva tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza, minacce e lesioni a P.U., e come disposto dal P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, sottoposto in regime degli arresti domiciliari.

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