

È stato individuato, quindi, un gruppo di faccendieri di Lecce e Taranto che, ognuno con il proprio ruolo e creando società fittizie dotate di autorizzazioni false, offrivano siti inesistenti per lo smaltimento, per tramite di una società di intermediazione del Piemonte, non iscritte all’albo dei gestori dei rifiuti. Hanno così preso il via una serie di contatti, monitorati dai militari, tra gli intermediari e alcune aziende, site nel torinese e nel bresciano allo scopo di far confluire ingenti quantità di spazzatura in alcune località delle province di Lecce e Taranto. VIDEO: