Marò, dopo 7 anni l’India chiude ufficialmente il procedimento giudiziario contro Latorre e Girone

I due fucilieri della Marina italiana Salvatore Latorre e Massimiliano Girone

Svolta nel lungo caso dei due fucilieri della Marina italiana Salvatore Latorre e Massimiliano Girone dopo la decisione definitiva della Corte Suprema dell’India:

L’autorità indiana ha infatti ha ordinato la chiusura di tutti i procedimenti giudiziari nel Paese a carico dei due militari italiani, riguardo la morte di due pescatori indiani avvenuta nel 2012. Lo riporta il giornale indiano in lingua inglese The Hindu: martedì la Corte Suprema ha ordinato la chiusura del procedimento giudiziario in India contro due marines italiani dettagliati sulla nave Enrica Lexie, accusati di aver ucciso due pescatori al largo della costa del Kerala dopo averli scambiati per pirati nel 2012. Un tribunale di giustizia Indira Banerjee e MR Shah hanno accettato la richiesta del governo di fermare il processo penale e altri procedimenti contro i marine Girone e Latorre, a seguito di una decisione del tribunale delle Nazioni Unite che il duo sarebbe stato processato in Italia. La corte ha registrato che l’Italia avrebbe trasferito 100 milioni di rupie in India come risarcimento per le famiglie dei pescatori deceduti. Le famiglie hanno preso atto della loro soddisfazione per l’importo. Il denaro è già stato trasferito alla Cancelleria della Corte Suprema dal Ministero degli Affari Esteri. La corte ha affermato che c’era un consenso generale tra le parti interessate nel caso, oltre agli importi ex gratia che le famiglie avevano ricevuto in precedenza, era un “importo ragionevole di risarcimento”. Il giudice Shah, che ha letto l’ordine, ha concluso che si è trattato del “momento giusto per chiudere il caso qui”. Il tribunale ha ordinato il trasferimento dell’importo dalla cancelleria della Corte suprema all’Alta corte del Kerala. La Corte Suprema ha chiesto al Presidente della Corte Suprema dell’Alta Corte del Kerala di nominare un giudice per ascoltare le famiglie dei due pescatori deceduti e versare 4 crore ciascuno ai loro legittimi eredi. La panchina ha detto che bisogna fare attenzione che il denaro raggiunga gli eredi e non sia “dirottato” in mani sbagliate. Il saldo di 2 crore, ordinò il tribunale, sarebbe stato pagato al proprietario del peschereccio attaccato dai marines. Il tribunale ha invitato l’Italia a riprendere il procedimento penale contro i marò in accordo con il tribunale delle Nazioni Unite. Ha chiesto all’Italia, all’India e allo Stato del Kerala di cooperare tra loro per portare giustizia nel caso.

Il 9 aprile, la Corte Suprema aveva detto al Centro che avrebbe preso in considerazione l’emanazione di un ordine di annullamento del procedimento penale solo dopo che l’Italia aveva depositato il contributo economico a titolo di risarcimento. Per l’Italia, l’avvocato Suhail Dutt, ha sostenuto che la giurisdizione dell’India sui marò sarebbe cessata non appena l’Italia avrebbe pagato l’importo del risarcimento. La conclusione del tribunale internazionale sull’immunità dei due militari è arrivata sette anni dopo che la Corte Suprema ha ordinato al Centro di “procedere con l’indagine e il processo dei due italiani in una decisione che risale al 18 gennaio 2013. La Corte Suprema aveva ordinato al Centro di istituire un tribunale speciale per giudicare il caso. Prima del verdetto della Corte Suprema, anche l’Alta Corte del Kerala aveva stabilito che i due militari italiani non godevano dell’immunità. Tuttavia, nel 2014, i due italiani avevano ottenuto con successo un ordine di sospensione sull’indagine dell’Agenzia investigativa nazionale. Un anno dopo, la Corte Suprema ha congelato i propri procedimenti quando il caso ha raggiunto il Tribunale internazionale per il diritto dei mari. Nel settembre 2015 la Corte Suprema ha rinviato la causa a nuove ordinanze. Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall’app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/baripuglia. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/PugliaReporter è possibile seguire tutte le news da Facebook. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. PugliaReporter.com è anche su twitter.com/PugliaReporter e su linkedin.com/company/pugliareporter.